La scelta delle porte interne non va presa sottogamba. Esse, infatti, non hanno solo una valenza funzionale ma anche di design. Rappresentano un fattore decisivo per dipingere, secondo i propri gusti ma anche secondo precisi canoni estetici, l’identità di una abitazione. Un concetto, quello delle porte interne come oggetto di design, che si è ampiamente diffuso, merito anche di brand che hanno saputo intercettare e in alcuni casi anticipare le esigenze dei clienti.
Come scegliere le porte interne
Se avete intenzione di acquistare delle porte interne, e soprattutto di farlo in una prospettiva che coniughi design e funzionalità, dovete prendere in considerazione tre criteri: il meccanismo di apertura, i materiali e la marca.
Per quanto riguarda i meccanismi di apertura, la scelta è piuttosto ampia e, in linea di massima, lasciata alla soggettività del cliente. E’ possibile comunque individuare dei principi di base che possano andare bene per tutti e in ogni situazione. Per esempio, per la zona notte è preferibile optare per le porte tradizionali, ad apertura battente, le quali garantiscono un migliore isolamento acustico (e termico). La zona living è invece tendenzialmente associata alle porte scorrevoli, che creano una divisione meno netta e, all’occorrenza, offrono l’illusione dell’open space. Per i bagni e i ripostigli, invece, si può optare per soluzioni in grado di far risparmiare il maggiore spazio possibile.
Per quanto riguarda i materiali, le scelta dovrebbero seguire dei canoni ben precisi, tra l’altro riportati fedelmente dalle riviste di design e di settore. Le porte in vetro, ad esempio, si abbinano perfettamente a uno stile moderno e allo stesso tempo sobrio. Fanno eccezione le porte con elementi in vetro ma in cui rimane preponderante il legno, più adatte a uno stile classico. D’altronde il legno è una soluzione intramontabile, che conferisce un senso di calore e di intimità ai locali, per quanto non sia indicato per tutti gli stili ma solo per quelli che, in varia misura, richiamano un approccio più retrò. Le porte laccate, invece, hanno una doppia valenza. Se bianche, si adattano a uno stile puramente minimal, se colorate si prestano a un approccio ibrido, persino istrionico se le pareti e gli altri oggetti di arredamento hanno un tono neutro.
Per quanto riguarda la marca, il consiglio – se intendete adottare una soluzione di design – è di guardare alla qualità più che alla convenienza. Puntate su marchi prestigiosi, o che comunque hanno alle spalle una solida presenza nel mercato, e una know how che – appunto – coniuga la funzionalità con una precisa idea di design. L’Italia vanta una grande tradizione in questo senso. Ultimamente, in virtù di una offerta ampia e in grado di soddisfare molteplici gusti, sta riscuotendo un grande successo la linea di porte Bertolotto, azienda italiana fondata nel 1988.
Porte interne: costi e agevolazioni
I prezzi delle porte sono molto variabili. Essi dipendono da numerosi fattori: meccanismo di apertura, materiale, stili. In linea di massima, le porte a battente sono meno costose rispetto alle altre tipologie e le porte in vetro (o con elementi in vetro) sono più costose rispetto ai modelli realizzati con altri materiali.
Intorno all’argomento “costi” è emerso con prepotenza un quesito di natura esclusivamente fiscale: l’acquisto e l’installazione delle porte interne garantisce l’accesso alle agevolazioni per le ristrutturazioni edilizie? Nel merito è intervenuta direttamente l’Agenzia delle Entrate, la cui presa di posizione è stata ampiamente ripresa dagli organi di stampa. Purtroppo no, l’acquisto e l’installazione delle porte interne non danno diritto alle agevolazioni, a meno che non siano strettamente necessarie per completare un più ampio intervento di ristrutturazione (es. la creazione di una nuova parete).