Quando si ha in mente di concretizzare, nero su bianco, una forma di tutela da destinare sia a se stessi che agli affetti più stretti, le possibilità in tal senso sono molteplici. Tuttavia, gran parte di queste sono racchiuse all’interno di un’unica soluzione come l’assicurazione vita, uno strumento che si attiva nel momento in cui si effettua un investimento di un certo peso economico per garantire ai propri familiari una copertura adeguata qualora si arrivi ad un epilogo tanto nefasto quanto imprevedibile – o quasi. In virtù di ciò, occorre approfondire ogni dettaglio e avere ogni informazione utile sull’assicurazione vita affinché nulla venga lasciato al caso.
Che cos’è un’assicurazione vita?
L’assicurazione vita è una polizza che, come detto poc’anzi, attraverso una spesa annuale, semestrale o mensile, tutela in caso di incidente. Questa soluzione è particolarmente adatta per quelle famiglie monoreddito le cui risorse si basano, quindi, su una sola entrata e potrebbero rischiare di andare incontro a enormi difficoltà qualora questa venisse a mancare. Stesso dicasi per chi ha grossi debiti o per chi ha figli molto piccoli. Inoltre, non mancano quelle occasioni in cui tale soluzione viene impiegata anche in ambito aziendale per proteggere una persona che ricopre un ruolo molto importante nell’attività.
Il funzionamento dell’assicurazione vita
Non appena si decide di stipulare una polizza sulla vita, verranno fatte delle valutazioni preliminari per assicurare la copertura più adatta e il costo, ovvero il cosiddetto premio. Il contraente scelto per l’occasione può anche non coincidere con la persona assicurata, per cui si può associare persino a un proprio familiare. Il beneficiario o i beneficiari invece – ossia le persone che riceveranno l’indennizzo in caso di incidente – possono essere individuati sia in fase di adesione che in un momento successivo. In più, non devono necessariamente essere al corrente dell’esistenza di una polizza vita a loro favore.
Nel corso dell’analisi citata poc’anzi, viene presa in considerazione anche la salute e la situazione personale con la richiesta, talvolta, di un certificato per l’accesso a determinate soglie finanziarie. Questo passaggio si può concludere con un’autocertificazione o con un responso qualificato a fronte di determinate visite mediche.
L’assicurazione vita in caso di morte
Per quanto riguarda, poi, l’assicurazione vita in caso di morte, si ha a che fare con una proposta che eroga una tutela finanziaria nel momento in cui viene a mancare un reddito importante. Si tratta di un contratto di assicurazione sulla vita che prevede il pagamento di un capitale al beneficiario in caso di morte o invalidità totale e permanente dell’assicurato, sia per infortunio che per malattia.
La polizza vita caso morte prevede il pagamento della somma assicurata nel caso in cui l’imprevisto avvenga nel corso della durata del contratto. Se la polizza scade senza che si verifichino imprevisti, i premi versati alla compagnia non vengono restituiti. Può sembrare un costo a perdere, ma non è così dato che il premio pagato è stato una forma di protezione nei confronti delle persone che si amano ed è una garanzia di tranquillità formulata soprattutto nei propri confronti. In aggiunta a ciò, questa tipologia di polizza garantisce dal primo giorno di validità l’intera somma assicurata, sia che l’imprevisto avvenga dopo qualche mese sia che avvenga dopo molti anni dalla firma del contratto.
Il costo di un’assicurazione vita
Il costo finale di un’assicurazione vita è condizionato da innumerevoli fattori a partire dall’età, con un aumento proporzionale all’età del richiedente. Inoltre, se lo stato di salute al momento della firma, presenta delle criticità dettate da cattive abitudini o patologie pregresse, il prezzo complessivo sarà piuttosto elevato.
Si può verificare che l’assicurazione vita venga gestita correttamente?
La sottoscrizione di una polizza sulla vita prevede un controllo, da parte del contraente, affinché tutto vada per il verso giusto. Accertarsi sullo stato della propria assicurazione è molto semplice poiché diverse compagnie del settore permettono di farlo attraverso il loro sito ufficiale. In questo modo, si può fare una panoramica ad ampio spettro su comunicazioni periodiche, aggiornamenti normativi, rettifiche e molto altro ancora con un semplice clic. Inoltre, stando a quanto afferma la normativa vigente, a partire dal primo gennaio del 2005 ogni cliente deve ricevere l’estratto conto annuale contenente alcuni dati fondamentali come: la somma totale dei premi versati, la maturazione del capitale, gli interessi annuali e il valore preciso dell’importo legato al riscatto assicurativo.
Un’altra verifica da fare è che ci sia la giusta corrispondenza tra i dati registrati l’anno prima e quelli inseriti nei resoconti ancora in corso. Stando, quindi, attenti ad ogni minimo dettaglio, si potranno scovare quelle incongruenze (soprattutto economiche) capaci, a lungo andare, di compromettere la buona riuscita del tutto. Se, per esempio, il capitale accumulato tende a diminuire nonostante la regolarità dei propri versamenti, allora è molto probabile che sia un errore di calcolo da risolvere il prima possibile.