Delle forme giuridiche la meno costosa e quella meno complessa è sicuramente la ditta individuale. Il motivo? Per aprire una ditta individuale basta aprire la partita IVA.
La ditta individuale fa riferimento ad una sola persona che, in gergo, prende il nome di imprenditore. Egli è l’unica persona responsabile della sua attività d’impresa. Ciò significa che l’imprenditore è direttamente responsabile di tutti i rischi dell’impresa e della sua attività. Qualora dovessero insorgere problemi di insolvenza, egli ne dovrà rispondere non solo con i beni della ditta individuale ma anche con i propri beni personali.
Impresa Individuale Definizione
L’impresa individuale consiste in un soggetto che, in maniera professionale ed organizzata, esercita l’attività imprenditoriale organizzando la produzione e lo scambio di beni e servizi.
Aprire un’impresa individuale
Per aprire un’impresa individuale si dovrà innanzitutto procedere con l’apertura della partita IVA, operazione che potrà essere effettuata presso gli uffici dell’Agenzia delle Entrate.
L’impresa dovrà poi essere iscritta presso il registro delle imprese e, in alcuni casi di particolari attività svolte, anche presso il registro degli albi.
Il passo successivo sarà quello di iscriversi all’INPS ed eventualmente effettuare anche l’iscrizione presso l’INAIL.
Per alcune mansioni è inoltre richiesta la licenza o l’autorizzazione sanitaria o amministrativa.
Tutte queste attività, volendo, sarà possibile effettuarle anche online tramite la compilazione della Comunicazione Unica, un modello che andrà inviato all’Ufficio del Registro delle Imprese.
Costi ditta individuale
Vediamo quali sono le prime spese che si vanno a sostenere quando si apre una ditta individuale. Per iniziare, sarà necessario compilare ed inviare per via telematica la Comunicazione Unica e questo, se fatto da un professionista, comporterà già una piccola spesa.
Le imprese individuali dovranno inoltre essere dotate di una PEC, l’indirizzo di posta certificata ed anche questo rappresenta una piccola spesa iniziale.
Ci si dovrà poi iscrivere presso la Camera di Commercio ed anche questa operazione comporta dei costi che variano a seconda della categoria a cui appartiene la ditta individuale. Iscriversi alla Camera di Commercio comporta un’ulteriore costo che, ricordiamo, andrà effettuato ogni anno per il rinnovo.
A questi costi si dovranno poi aggiungere quelli tributari e previdenziali, spese che hanno una scadenza annuale.
Tassazione Ditta Individuale
L’imprenditore che decide di avviare un’impresa individuale in Italia deve affrontare diversi costi inziali ed oltre questi dovrà pagare le varie tasse: IVA, INAIL, INPS e IRAP.
Le tasse da pagare variano però a seconda dei ricavi dell’impresa. Qualora l’impresa dovesse ottenere in un anno meno di 30.000€ sarà possibile rientrare nel regime fiscale dei minimi. Le imprese che rientrano nel regime dei minimi pagano l’IVA solo una volta l’anno e l’IRPEF si calcola solo sul 5% del reddito prodotto. Per il primo anno, quando ancora non si conoscerà il ricavo che la propria ditta potrà produrre, si consiglia solitamente l’iscrizione al regime dei minimi. Nel caso in cui durante l’arco dell’anno si supereranno i 30.000€ si passerà in maniera automatica al regime di contabilità ordinaria.
Le imprese individuali con una tassazione secondo il regime in contabilità ordinaria avranno da pagare un’aliquota IRPEF più alta e sarà inoltre necessario assumere un contabile che tenga conto di tutti i registri obbligatori e della dichiarazione dei redditi.