Quello dell’impresa di pulizie è un tipo di lavoro che negli ultimi anni ha conosciuto, e continua a conoscere, un forte sviluppo e risulta, per diverse ragioni, una scelta e un investimento vincente sia per i privati che per le attività commerciali e industriali che vi si rivolgono. Di conseguenza la scelta è vincente anche per coloro che decidono di aprire questo tipo di attività. Vediamo quindi di comprendere come fare per aprire un’impresa di pulizie e quali sono i costi e gli aspetti legali da valutare.
I costi per l’apertura
Per quel che riguarda i costi iniziali da sostenere, come ci raccontano i responsabili di dell’aziende italiaservizi.it, impresa di pulizia fra le più note di Roma, i costi per aprire questo tipo di attività non sono molto elevati, specie se confrontati con quelli di altre tipologie di imprese professionali. Parimenti c’è da considerare che potenzialmente è un business molto valido e sicuro, in quanto risponde ad esigenze, come quelle relative all’igiene e alla pulizia, comuni e diffuse in tutti i settori. Si passa infatti dalla pulizia degli appartamenti e dei condomini, a quella delle scuole, delle cliniche e degli ospedali, passando per quelle dei ristoranti e di tutte le attività industriali.
È stato stimato che il costo iniziale da sostenere per aprire un’impresa di pulizie si aggira intorno ai 5000/6000 euro. La cifra cambia in funzione del tipo di attività che si vuole aprire, quali obiettivi perseguire e a quale fetta di mercato e di utenza rivolgersi. È infatti in funzione a questi elementi che si possono stimare i costi relativi al personale e all’acquisto di macchinari e strumenti particolari per assicurare un servizio eccellente e di qualità.
Pulizia e sanificazione
Uno dei vantaggi dell’aprire un’impresa di pulizie è quello di poter crescere in maniera modulare, andando ad integrare nel corso del tempo altri servizi, magari in funzione di quelli richiesti dai propri clienti. Un caso molto indicativo è quello dei servizi di sanificazione. Molto spesso le imprese di pulizia eseguono solo pulizie di tipo standard, mentre molte imprese richiedono questo tipo di servizio che è sicuramente un valore aggiunto da spendere in fase di presentazione e pubblicità della propria attività in quanto trovare un partner professionale in grado di assicurare l’esecuzione di più servizi è decisamente più conveniente che rivolgersi a più aziende.
Gli aspetti legali
Dal punto di vista legale e burocratico per aprire un’impresa di pulizie è necessario possedere una partita IVA e iscriversi al Registro delle Imprese della Camera di Commercio o, in alternativa, all’Albo degli Artigiani. Seguono l’iscrizione all’INAIL e all’INPS e il non avere procedimenti pendenti o condanne penali. Per le pulizie di tipo standard questi sono i requisiti legali richiesti; se invece ci si vuole occupare anche di sanificazione, derattizzazione, disinfezione, eccetera, è necessario che l’impresa di pulizie abbia al suo interno un responsabile tecnico in possesso di diploma di scuola superiore o laurea inerente a questo tipo di attività (o di tre anni di esperienza maturata in questo settore). Tale responsabile tecnico deve avere un attestato che lo qualifichi ad operare con competenza e sicurezza in ambito biologico e chimico.