In un Mondo sempre più flessibile e in continua mutazione, un ruolo cardine nel mondo dell’industria, e non solo, è stato assunto dalla Produzione snella. Un approccio produttivo che deve essere inteso più come una filosofia che come un insieme di strumenti materiali.
La Produzione snella è stata ideata nel 1975 dalla Toyota, grazie alla mente visionaria di Taiichi Ohno.
Il quale ha scritto un volume diventato il più accreditato nella letteratura su questo argomento.
Oggi, un altro contributo alla letteratura su questo tema ci viene da un sito: What is lean. Il quale spiega, in modo semplice e con il suffragio di video e vignette, cos’è la Produzione snella e perché è importante. In questa sede, aiutandoci proprio con quel sito, ci occupiamo del secondo aspetto.
Produzione snella, un modello vincente
Nel corso dei decenni la Produzione snella si è evoluta, risultando vincente a fronte di un’industria profondamente trasformata dopo la crisi petrolifera del 1974. A cui hanno seguito altri eventi storici, come la caduta del muro di Berlino e le due crisi, finanziaria ed economica, rispettivamente del 2001 e del 2008. Pertanto, come sottolinea proprio What is lean, questo approccio si è rivelato quello vincente, giacché si basa sulla reale necessità della domanda, quindi del cliente. Il quale plasma, con le sue esigenze, quello che deve essere il prodotto finale. Aumento della produzione da un lato e riduzione delle scorte in magazzino dall’altro. Una vera panacea se si considera il mercato di oggi, in continua trasformazione
La visionarietà della Produzione snella sta anche nel fatto che essa è nata inizialmente col solo scopo di ridurre al minimo i rifiuti nel processo produttivo. Siamo a metà anni ’70 e questo argomento non era certo sentito come lo è oggi.
Perché è importante la Produzione snella
La Produzione snella assume dunque oggi un’importanza a livello mondiale. Una metodologia produttiva ormai presa in prestito da tutti i settori, proprio perché riduce i costi di produzione, si basa su concreti progetti a breve termine, riduce i rifiuti prodotti durante la produzione. Ne è una prova il fatto che negli Usa sono nate altre due definizioni di Produzione snella, elaborate da un apposito movimento, la “Lean Startup”, fondata dallo startupper Eric Ries.
Ma non bisogna credere che questa filosofia sia adattabile solo al settore automobilistico (essendo stata ideata dalla Toyota) o al mondo dell’industria in generale. Come dimostra What is lean nel video seguente, la Lean Production è adattabile anche a un modo diametralmente opposto a quello: le Ong.
Come documentarsi sulla Produzione snella tramite What is lean
Detto dell’importanza della Produzione snella, adesso vediamo come documentarsi su di essa tramite l’interessante sito What is lean. Il portale parte da un punto molto concreto: vuoi aumentare la produzione del 30%? E allo stesso tempo per ridurre l’inventario del 25%? E ancora, chiede sempre al lettore: vuoi soddisfare cliente, azienda e dipendenti? La risposta a tutte queste domande è proprio la produzione snella. Scorrendo il sito ci si imbatte in spezzoni di vita reale ma anche video come questi:
Poi si passa a dimostrare come la Produzione snella possa essere importante anche per campi diversi da quello industriale. Proponendo il video seguente:
Poi, sempre alternando immagini, si passa a una definizione di Lean Production. La quale, come ci tiene a specificare, dimostrandolo, lo stesso What is lean, non è univoca. Così, come quando ci viene chiesto cosa sia, possiamo offrire più risposte in base ai contesti: durante un colloquio di lavoro, un dialogo col proprio capo, un’assemblea, un’officina.
Verso la fine, What is lean ci dice anche come mettere in piedi una Produzione snella. Step to step. Ecco un breve riassunto:
- Individuare cosa non va nella propria attività
- Individuare i clienti, acquisiti e quelli potenziali
- Comprendere le esigenze dei clienti e perché eventualmente si lamentano
- Capire i tempi di acquisto dei clientiProdurre due grafici: Yamazumi e Value Stream Map (VSM). Il primo rapporta i vincoli e le opportunità. Il secondo serve per validare i numeri a disposizione ed elaborare altre opportunità. Essi saranno utili per individuare i cosiddetti “colli di bottiglia” della nostra produzione.
- Agire contro i colli di bottiglia riscontrati. Impostare altresì un incontro quotidiano per parlare di metriche e progetti per risolvere i problemi.
- Coinvolgere quanto più è possibile tutti nei progetti e festeggiare ad ogni raggiungimento di obiettivi (pizze, torte, regali di abiti, premi monetari).
Nei punti 8,9 e 10 si parla della costruzione di quella che viene metaforicamente parlando “casa Toyota”. Fondata su due pilastri: Just in time e Jidoka. Il primo è la produzione di solo ciò che realmente viene richiesto dalla domanda; il secondo è invece l’automatismo della produzione.
Ultimo punto è il Buy-in, ossia un rapporto sulle spese sostenute e i benefici ottenuti.
Naturalmente vi invitiamo a consultare il sito per approfondire il tema. Scoprirete che per comprendere cosa sia e come funziona una Produzione snella, non serve per forza una laurea in economia.