Chi abbia intenzione di intraprendere la strada dell’imprenditoria e desideri aprire una start up, ma anche chi invece imprenditore lo sia già e stia utilizzando una partita IVA, potrà valutare l’opzione di avviare una srl innovativa. Di che cosa si tratta? La start up innovativa è una società a responsabilità limitata ordinaria, il cui oggetto sociale sia di particolare valore tecnologico oltre che innovativo. Introdotta nel 2011 con il Decreto sviluppo e modificata l’anno successivo con il Decreto crescita 2.0, la start up innovativa è una società di nuova o recente costituzione, che risulti iscritta alla sezione speciale del Registro delle Imprese.
L’importanza di un oggetto sociale dall’alto valore tecnologico
Abbiamo accennato alla necessità di possedere un oggetto sociale altamente tecnologico e innovativo, ad ogni modo sarà corretto aggiungere come vi siano da rispettare determinati requisiti anche in seguito all’avvenuta costituzione della società. Il fatto di potersi definire start up innovativa, consente a questa tipologia di società di usufruire di tutta una serie di benefici. Gli investitori, per esempio, possono ottenere importanti detrazioni fiscali (anche in qualità di soci fondatori).
Quello di srl innovativa è come detto uno status speciale che riguarda le società iscritte nell’apposita sezione del Registro delle imprese. E’ possibile trasformare una srl ordinaria in una srl innovativa a patto che ovviamente si rispettino i necessari requisiti. Una società di recente costituzione (5 anni al massimo) potrà rientrare nella categoria, altrimenti è comunque possibile accedere alla sezione dedicata alle PMI innovative. Per quanto riguarda le PMI innovative, queste sono state introdotte qualche anno dopo rispetto alle srl innovative, ovvero nel 2015. Vantaggi esclusivi vengono loro riconosciuti, come avviene anche per le start up generalmente focalizzate sui lavori e le professioni del futuro.
E’ possibile avviare una srl innovativa dall’alto valore tecnologico in tempi ristretti e con costi di apertura contenuti. Il procedimento è nel complesso piuttosto rapido e lo si può portare a termine in pochi giorni, praticamente facendo tutto online. Una volta concluso l’iter per la costituzione della società, sarà indispensabile attivare un conto business sul quale versare il capitale sociale. La gestione dei flussi contabili, infatti, rappresenta un aspetto chiave sia in ottica di fluidificazione del lavoro e ottimizzazione dei tempi tecnici che di programmazione e sviluppo del business sul lungo periodo. In questo contesto una realtà alla quale affidarsi potrà essere Qonto, istituto di pagamento 100% digitale che offre servizi e prodotti ad hoc per una gestione finanziaria e contabile semplificata. Ma quali sono i requisiti per registrare un’impresa come start up innovativa? Vediamolo insieme.
I requisiti per accedere alla sezione speciale del Registro delle imprese
Si comincia, come accennato, dall’oggetto sociale che dovrà riguardare sviluppo, produzione e messa in commercio di beni e servizi con un alto valore tecnologico. Gli aspetti dell’innovazione dovranno riguardare non soltanto il prodotto finale ma anche il procedimento per ottenerlo. Come si dimostra questo aspetto? Con un’analisi dei dati economici. Ci sono poi tutta una serie di requisiti secondari che sono obbligatori. La srl dovrà avere sede in Italia, o almeno dovrà trovarsi qui una sua filiale oppure una sede produttiva. Dovrà essere di nuova costituzione o avere meno di 5 anni di attività alle spalle, oltre a un fatturato inferiore ai 5 milioni di euro. Non dovrà esserci alcuna quotazione nelle piattaforme di negoziazione multilaterali né sui mercati regolamentati.
Oltre a questi requisiti che abbiamo appena elencato, ci sono poi quelli utili a stabilire come il carattere della società sia dichiaratamente innovativo. Basterà rispettarne uno: dovrà essere impiegato personale altamente qualificato, come dottorandi, ricercatori o dottorati di ricerca per almeno un terzo del personale oppure due terzi con titolo magistrale; possedere un software registrato o avere la titolarità di un brevetto; sostenere spese per sviluppo e ricerca per il 15% – almeno – del fatturato o del costo di produzione.
La mappa dei vantaggi relativi all’iscrizione nel registro speciale
Sono molti i vantaggi che derivano dall’iscrizione della società nella sezione speciale del Registro delle imprese. Le agevolazioni che diventa possibile intercettare sono assicurate per un massimo di 5 anni a partire dalla data di costituzione della stessa società. Oltre agli sgravi fiscali per gli investitori cui abbiamo fatto cenno in apertura di questo approfondimento, saranno garantiti finanziamenti a tasso zero anche in assenza di garanzie così come si potranno ottenere sconti per beni e servizi offerti dall’Agenzia delle Entrate per promuovere la società all’estero e l’internazionalizzazione delle realtà italiane. Vi è tra le altre cose anche l’esonero dal pagamento delle imposte di bollo e diritti di segreteria relativi all’iscrizione nel Registro delle imprese, in più si può avere facile accesso alle campagne di equity crowdfunding. Aggiungiamo a questa lista, comunque parziale, anche una maggiore flessibilità per quanto riguarda le assunzioni e la possibilità di usufruire di termini prolungati per la copertura delle perdite. In tutti i casi sarà anche utile ricordare come a fianco di questi vantaggi e benefici si debbano indicare anche le misure a sostegno dell’imprenditoria espressamente introdotte per contrastare gli effetti sul lavoro dell’emergenza sanitaria da Coronavirus.