Se siete abituati ad emettere e ricevere fattura con soggetti residenti nell’Unione Europea non potete lasciarvi scappare alcuni strumenti fondamentali.
In Europa, le fatture vengono emesse senza IVA, utilizzando la regola dell’inversione contabile.
Nell’Unione Europea infatti, per effettuare questo tipo operazione, è necessario che sia chi cede il servizio od il bene, che chi lo acquista sia dotato di una partita Iva comunitaria iscritta al VIES.
E bene che, prima di emettere una fattura europea nei confronti di un altro soggetto, si controlli che esso sia iscritto al VIES, verificando la partita iva tramite il sito dell’Agenzia dell’Entrate.
Se vi state chiedendo come si verifica una partita Iva italiana ma anche comunitaria, continuate a leggere questo articolo.
Ogni impresa o professionista che debba emettere una fattura estera deve verificare che la partita iva del cliente risulti iscritta al VIES tramite il sito dell’agenzia delle entrate, basta collegarsi al sito dell’Agenzia delle Entrate che infatti mette a disposizione un comodo software online per verificare, se risulta effettivamente abilitato ad effettuare operazioni INTRA per vendere od acquistare beni e servizi all’estero, www.agenziaentrate.gov, cliccare su Servizi On line, di seguito Servizi Fiscali e poi su Controllo Partite Iva comunitarie.
Un semplice form ci richiede di scegliere il paese che ospita la partita iva da controllare, inserirne il numero ed il gioco è fatto.
Come riconocere una Partita IVA iscritta al VIES
Vi è mai capitato di vedere una sigla di due lettere, come IT, davanti ad un numero di partita iva?
Una partita IVA iscritta al VIES è contraddistinta dalle due lettere univoche di riconoscimento del paese comunitario e le cifre della partita IVA.
Quali sono gli adempimenti fiscali relativi al ricevimento od all’emissione di una fattura comunitaria?
Per chi emette fattura
- Essere iscritti al VIES
- Controllare che chi riceve la fattura abbia una partita IVA comunitaria
- Emettere fattura senza applicarne l’IVA, apponendo la sigla dell’emissione nel regime di reverse charge
- Presentare la dichiarazione INTRA
Per chi riceve fattura
- Essere iscritti al VIES
- Se nel regime dei minimi, presentare entro il 16 del mese successivo il mese di emissione della fattura, l’integrazione IVA con apposito modello F24, per le imprese ordinarie eseguire la liquidazione IVA mensile/trimestrale come di consueto
- Presentare la dichiarazione INTRA
Parlando di INTRA è bene ricordare che qualunque partita iva attiva, comunitaria e quindi iscritta al VIES, quando cede o acquista beni e servizi deve presentare il modello Intrastat entro il 25 del mese successivo al termine del trimestre in cui si è svolta una o più operazioni (di acquisto o di vendita, ma anche di entrambe) nella Comunità Europea.
L’Agenzia delle Entrate offre infatti la possibilità di controllare se effettivamente una partita iva risulta abilitata alle operazioni intracomunitare nell’Unione Europea, ma anche di controllare se risulta attiva e non dormiente o sospesa.
Inoltre, per quanto riguarda una partita iva italiana, permette di avere informazioni circa l’intestazione e la data di rilascio della stessa.
Il servizio di ricerca di una partita iva comunitaria e di controllo dei dati circa una partita iva italiana è gratis e senza limiti di ricerca, ti basterà inserire il numero della partita iva ed, in aggiunta, per il controllo della partita iva comunitaria, scegliere lo stato membro che ti interessa controllare.