L’iperico, scientifico riconosciuto come Hypericum perforatum o Erba di San Giovanni, è una pianta officinale dai forti connotati storici, tant’è che era usata dai Cavalieri dell’Ordine di San Giovanni per curare le ferite da combattimento e le malattie, e per questo era chiamata anche erba scaccia diavoli, oltre che per la credenza popolare secondo la quale la pianta era capace di scacciare demoni, diavoli e altre creature appartenenti all’immaginario del soprannaturale.
La pianta fa parte della famiglia delle Hypericaceae. è caratterizzata da un fusto ben eretto che presenta due solchi mentre le foglie sono di dimensioni ridotte e sembra presentino dei piccoli fori visibili in controluce che in realtà sono delle protuberanze oleose che secernono liquidi, caratteristica da cui deriva la sua nomenclatura. Inoltre sui cinque petali sono presenti dei puntini che costituiscono delle ghiandole contenenti l’ipericina, conosciuto anche come l’olio rosso. I fiori presentano un colore dorato e sbocciano subito dopo il solstizio d’estate, giusto il giorno di San Giovanni. Cresce in vaste zone boschive con pochi alberi, dove la luce del sole passa senza essere filtrata da chiome fluenti e altra vegetazione, quindi necessita di un’ottima luminosità, ma cresce anche in scarsa penombra in ambienti asciutti.
Iperico: benefici e proprietà
L’iperico ha delle proprietà antidepressive e ansiolitiche dovute alla stimolazione delle benzodiapezine per l’azione della rutina, della quercitina, dell’iperoside e per essere costituito dalla ipericina, da flavonoidi e da iperforina. Inoltre ha proprietà antinfiammatorie e antibatteriche, grazie alle parti essiccate dei fiori.
La pianta ha capacità cicatrizzanti ed emollienti e ha anche proprietà antivirali e sedative. Aumenta il rilascio della melatonina durante la notte e ha proprietà diuretiche e previene la dissenteria grazie alla presenza di tannini.
Abbiamo già parlato dei benefici dell’iperico contro i disturbi della depressione e dei disturbi ansiogeni, anche se sembra curare solo le manifestazioni più lievi di queste patologie neurologiche e piscologiche.
È parecchio efficace per la cura delle ferite provocate dalle scottature, le vesciche, le piaghe, i funghi e gli eritemi. Dona anche benefici antibiotici, insieme alla capacità di cicatrizzazione dei danni della cute.
Combatte il tumore al colon grazie all’azione citotossica contrastante che mira a distruggere le cellule cattive.
Dai tempi antichi fino ad oggi nelle zone rurali e più popolari la gente usa la pianta di iperico per combattere la bronchite, l’asma, per infezioni intestinali e vermi e altri disturbi come la gastrite ed è inoltre utile per i dolori dei muscoli. In Cina viene utilizzata per risciacqui contro le placche alla gola e le tonsille. E’ in grado di lenire stati di agitazione, convulsioni, confusioni mentali ed è utilizzata per combattere l’eccessiva pressione all’interno delle arterie, quindi la tachicardia, i brividi e i tremori.
A livello cutaneo è utile per curare l’eritema solare, secchezza, psoriasi, macchie, rughe, smagliature, piaghe da decubito e acne giovanile. Riesce a prevenire turbamenti dovuti alla menopausa e all’andropausa, combatte gli attacchi di panico, le paure nei bambini ed è utilizzato per attaccare le cellule dell’Hiv e i suoi effetti collaterali. Per le sue capacità balsamiche l’olio rosso è utile per combattere il catarro.
Utilizzo e modalità d’assunzione
L’uso più ordinario e diffuso di questa pianta è da rimandare all’olio di iperico che si ottiene facendo macerare al sole la pianta nell’olio di oliva per una settimana.
Per gli usi contro i disturbi depressivi è consigliabile l’assunzione di una quantità pari a 1200 mg al giorno, dilazionando il contenuto dell’estratto in 2 o 3 dosi.
Per l’uso sotto forma di compresse e capsule si consiglia invece l’assunzione di 800 o 500 mg in base alle esigenze del soggetto che dovrà assumerle, preferibilmente al mattino.
Al contrario la tintura madre è consigliabile somministrarla in quantità di circa 50 o 60 gocce da utilizzare tre volte al giorno.
Per quanto riguarda invece la preparazione in casa di prodotti a base di iperico, l’infuso è facilmente preparabile aggiungendo un cucchiaio di fiori e foglie essicate ad una tazza di acqua di circa 250 millilitri da portare poi ad ebollizione e lasciare riposare per una decina di minuti prima del suo utilizzo.
È ben nota l’efficacia della maschera di iperico creata con le infiorescenze e le foglie mescolate all’olio e per trarne tutti i benefici è sufficiente farne un uso quotidiano, applicando il composto precedentemente pestato in un mortaio da cucina e ben emulsionato.
Controindicazioni ed effetti collaterali
Nessuna sostanza è sempre sicura, nemmeno le sostanze naturali che vengono utilizzate per degli effetti benefici conclamati, soprattutto se si esagera con la posologia o si assumono certe sostanze unitamente a certe tipologie di farmaci.
La sua assunzione non è adatta alle donne in allattamento ed è sconsigliato assumerlo nel caso di esposizione al sole e a qualsiasi raggio UV.
È assolutamente sconsigliato assumere iberico durante l’uso di contraccettivi. I tannini possono provocare disturbi intestinali in alcuni soggetti ipersensibili, crisi di ipertensione, ansia ed emicrania.
In caso di assunzioni di psicofarmaci la sua somministrazione può aumentarne gli effetti, provocando diarrea, tachicardia, manie, brividi e rigidità.