Sono moltissime le famiglie italiane che ogni anno si trovano costrette a delegare almeno una parte delle cure di un familiare ad una figura specifica, che conviva con l’anziano e si occupi di lui o di lei nelle attività quotidiane.
Il badante convivente è una figura che diventerà sempre più indispensabile in una società che invecchia anagraficamente e in cui lavoro e costruzione di nuove famiglie raramente permettono una gestione completa tra familiari.
Vediamo insieme alcune indicazioni per la scelta della badante convivente per l’anziano.
Contratto, retribuzione e ferie
La normativa vigente per il contratto, la retribuzione e le ferie del o della badante convivente sono ben spiegate in questo articolo: https://www.privatassistenza.it/blog/badante-convivente-contratto-costi/.
Tieni a mente che alcune spese necessarie possono, per famiglie a basso reddito, essere compensate da bonus e sostegni nazionali da richiedere tramite il portale INPS o i CAF sul territorio, e vale indubbiamente la pena fare una ricerca preliminare per capire se questi istituti sono applicabili al caso specifico.
Meglio l’assistenza domiciliare o quella in casa di cura?
Generalmente l’assistenza domiciliare è meglio tollerata, psicologicamente parlando, dall’anziano, che può rimanere nella propria casa, circondato dai propri oggetti e con minime modifiche al proprio stile e tenore di vita.
Certo è che la soluzione della o del badante convivente hanno dei limiti, specialmente per casi clinici e medici particolarmente complessi o che richiedono cure, terapie ed esami continui. In questi casi, la scelta della casa di riposo può essere necessaria e da valutare, compatibilmente con le necessità dell’anziano.
Referenze e piattaforme dedicate
Il modo migliore di individuare la persona giusta per la cura di un anziano a casa è affidarsi a referenze di altri utenti e a piattaforme dedicate che effettuano un processo di screening dei candidati e aiutano potenziali professionisti e famiglie ad entrare in contatto.
Le recensioni di altre famiglie e questo tipo di verifiche preliminare aiutano gli interessati ad individuare persone di fiducia che sanno come gestire una vasta gamma di situazioni, da quelle più ordinarie come l’igiene della persona e la preparazione dei pasti, fino a quelle più particolari. Ovviamente, tutto è commisurato alle reali necessità dell’anziano: la persona autosufficiente che ha bisogno di compagnia e di un aiuto in casa ha necessità molto diverse dalla persona allettata e non autosufficiente, magari a causa di un deterioramento della salute psicologica, fisica o mentale.
Le domande al colloquio
Fatta una cernita dei possibili candidati è inevitabile scambiare qualche parola con ognuno di loro per capire se si tratta della persona giusta per occuparsi del proprio caro.
Possiamo dividere le domande più importanti in quattro gruppi:
- le domande relativa alla formazione
- le domande relative alle precedenti esperienze (ed è in questa circostanza che è importante farsi consegnare i recapiti di altre famiglie assistite per contattarle e chiedere il loro parere)
- le domande relative al tipo di esperienza con le specifiche caratteristiche dell’anziano da assistere
- le domande relative al carattere, alle attività da svolgere quotidianamente e alle abilità interpersonali
Al termine del colloquio è buona norma avere un incontro con l’anziano, per capire se accetta la persona e se tra di loro si può creare un rapporto positivo e proficuo.
FONTI:
- Lavoro di badante e assistenza domiciliare in Italia, i numeri più importanti: pensionati.cisl.it/articolo-2691/badanti-in-crescita-la-richiesta-delle-famiglie-italiane/#:~:text=Sulla%20base%20degli%20ultimi%20dati,e%20per%20il%2070%25%20straniere.
- Cura domiciliare dopo il Covid: ilsole24ore.com/art/nel-2022-oltre-76mila-colf-e-badanti-meno-rispetto-2021-79percento-AEQ9gFmD?refresh_ce=1
- Cosa chiedere al colloquio: it/colloquio-badante-cosa-chiedere/#google_vignette
Disclaimer: Le informazioni presenti in questo articolo non costituiscono in alcun modo una consulenza medica personalizzata.