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Estetista, una professione che non si improvvisa: ecco le qualifiche necessarie per esercitare

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Trattamenti mirati per il viso e per il corpo, che fanno bene non solo all’estetica, ma anche all’autostima e al buonumore: ecco cosa offre un’estetista, una figura professionale qualificata che sa prendersi cura del benessere dei propri clienti. A condizione di avere tutte le carte in regola per svolgerlo, a cominciare dalla formazione qualificata che si può ottenere presso una buona scuola di estetica.

Un lavoro che attrae moltissime ragazze (e anche qualche ragazzo, ovviamente), e che offre ottime possibilità di carriera. L’estetista deve padroneggiare alla perfezione strumenti e prodotti, deve saper trattare ogni tipo di pelle per mantenerne lo stato di salute, conoscere l’anatomia per effettuare massaggi veramente efficaci e benefici. Ancora, deve conoscere i segreti del make-up ed essere in grado di utilizzare in sicurezza attrezzature come elettroepilatore, laser e luce pulsata. Insomma, quella dell’estetista è una professione che non si improvvisa e che richiede profonde competenze, che si acquisiscono sì coll’esperienza e la pratica, ma soprattutto con corsi specializzati e riconosciuti.

Chi può svolgere la professione

Per esercitare l’attività di estetista, servono precise competenze e qualifiche, come peraltro vincolato dall’articolo 3 della L. n. 1/1990 che prevede che la qualificazione professionale di estetista si consegua, dopo l’espletamento dell’obbligo scolastico, mediante il superamento di un esame teorico-pratico preceduto dallo svolgimento di tre itinerari formativi contraddistinti e alternativi tra di loro. In sintesi, non si può svolgere questo lavoro in assenza di soggetti professionalmente qualificati. Ancora, l’articolo 4, comma 4, della L. n. 1/1990 precisa che lo svolgimento dell’attività di estetista, dovunque tale attività sia esercitata, in luogo pubblico o privato, anche a titolo gratuito, è subordinato al possesso della qualificazione professionale.

Come ottenere la qualificazione professionale

Come ricorda Confestetica, l’associazione nazionale maggiormente rappresentativa dell’estetista professionista, la qualificazione professionale di estetista può essere conseguita dai soggetti che “abbiano frequentato un apposito corso regionale di qualificazione della durata di due anni, con un minimo di 900 ore annue. Tale periodo dovrà essere seguito: a) da un corso di specializzazione della durata di un anno, oppure b) da un anno di inserimento presso un’impresa di estetista, anche con contratto di formazione”.

Il secondo percorso prevede che la qualificazione professionale possa essere conseguita da soggetti che “abbiano svolto un periodo, non inferiore a tre anni, di attività lavorativa qualificata in qualità di dipendente, a tempo pieno, presso uno studio medico specializzato o presso un’impresa di estetista, successiva allo svolgimento di un rapporto di apprendistato presso un’impresa di estetista della durata prevista dalla contrattazione collettiva di categoria, e seguita da appositi corsi per estetista riconosciuti, di almeno 300 ore, di formazione teorica, integrativi delle cognizioni pratiche acquisite presso l’impresa di estetista”.

Infine, l’ultima strada per la qualificazione professionale è destinata a persone che “abbiano svolto un periodo, non inferiore a tre anni, di attività lavorativa qualificata, a tempo pieno, in qualità di dipendente o collaboratore familiare, presso una impresa di estetista, seguita dai corsi regionali di formazione teorica” come nel punto precedente. In questo caso, “il periodo di attività dovrà essere stato svolto nel corso del quinquennio antecedente l’iscrizione ai corsi”: un requisito, quest’ultimo, che va dimostrato attraverso l’esibizione del libretto di lavoro.

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