Sgombriamo subito il campo da malintesi o da incertezze: l’eternit è considerato dannoso per l’uomo. Se il materiale vanta eccellenti proprietà isolanti e meccaniche, di contro, col passare del tempo il manufatto realizzato in eternit tende a sgretolarsi diventando friabile. Questa friabilità è il principale fattore di criticità poichè si liberano polveri nell’aria che intaccano le vie respiratorie dell’essere umano. Le polveri, impercettbili all’occhio e al tatto, vengono inspirate durante il normale processo di respirazione, penetrando nelle vie aeree e polmonari.
Come si intuisce, la gestione e lo smaltimento dei manufatti realizzati in eternit, che richiede un trattamento particolare e specializzato, deve essere affidata ad aziende specializzate. In questo, la ditta Fratelli Giorgi è esperta del settore per lo smaltimento dell’eternit a Ravenna, vero punto di riferimento dell’intera zona geografica.
Che cos’è l’eternit?
Per comprendere la pericolosità dell’amianto è necessario capire cos’è l’eternit. Tale materiale, fibrocemento su base amianto, era utilizzato in maniera molto diffusa a partire dagli Anni Sessanta nella costruzione di case, edifici e aziende, con finalità isolanti e di resistenza meccanica. L’eternit era commercializzato sotto forma di pannelli ondulati che venivano posti in prevalenza sui tetti, sotto le tegole, per sfruttare le proprietà termo isolanti del materiale. Appurata la pericolosità dell’eternit una volta che avanza lo stato di decomposizione, una normativa ha regolamentato le operazioni di smaltimento, in quanto nel corso del tempo il pannello di amianto diviene friabile e tende a sgretolarsi. Il degrado temporale del materiale fa sì che si creino delle polveri sottili inquinanti e dannose per l’uomo. Per questo motivo la legge impone lo smaltimento dell’eternit in stato di degrado secondo normative rigide e procedimenti iscritti e certificati.
L’eternit e i danni per la salute dell’uomo
La polvere di amianto derivante da manufatti in eternit degradato e ormai friabile, viene dispersa nell’aria e respirata dall’uomo. L’accumulo di queste micro polveri intacca le vie respiratorie e le pareti polmonari, creando difficoltà di respirazione e tumori nel peggiore dei casi. Questo è comprovato qualora si viva o si operi in aree prossime all’eternit friabile.
Come vengono gestiti bonifica e smaltimento dell’amianto
Le imprese specializzate, come la Fratelli Giorgi di Ravenna, agisce con professionalità e competenza. Palazzi e capannoni con grandi quantità di eternit in stato di decomposizione devono essere trattati attraverso lo smaltimento e bonifica dell’eternit. In breve ecco come avviene generalmente l’intervento. I manufatti vengono imbevuti e ricoperti di una resina speciale in modo che non sia più possibile incrementare la friabilità del prodotto durante gli spostamenti. In questo modo le polveri di amianto vengono inglobate all’interno della resina e non si liberano nell’aria.
Una volta asportati i pannelli in eternit, è necessario, talvolta, bonificare l’intera area interessanta, facendo evacuare le persone e agendo con dell’acqua che “appesantisce” le particelle evitando la loro dispersione in atmosfera. La pulizia del terreno e il lavaggio completano l’intervento.
Lo smaltimento dell’eternit deve avvenire attraverso canali specifici, presso discariche adibite e con imprese registrate, autorizzate e iscritte in appositi registri.
Bisogna precisare che non sempre lo smaltimento è obbligatorio: spesso, se l’eternit è in buono stato, è sufficiente un incapsulamento, inglobando il manufatto in eternit all’interno di un bagno di resina speciale. Anche questa operazione deve essere svolta da un impresa competente.
Una volta terminato il lavoro l’impresa incaricata deve espletare una serie di operazioni burocratiche che certificano lo smaltimento secondo la procedura stabilita dalla normativa.