Il restauro di una Vespa può sembrare un lavoro complicato agli occhi di una persona non esperta e spesso si finisce nel portare la Vespa da un meccanico anche per un banalissimo intervento che si potrebbe risolvere autonomamente seguendo delle indicazioni e possedendo semplicemente qualche attrezzo specifico.
E’ possibili riassumere una serie di informazioni utili al restauro autonomo della propria Vespa. Il primo step è quello di procurarsi tutti gli attrezzi necessari, ovvero un set di chiavi, ad un costo ragionevole che vi permetterà di terminare il lavoro senza perdersi d’animo. Nello smontare la Vespa, vi accorgerete di una quantità eccessiva di viti differenti, e un metodo ottimo per non perderle è dividerle all’interno di una scatola.
Ciascun pezzo che smontate va analizzato e studiato, se non è in buone condizioni va restaurato oppure sostituito, nella maggior parte dei casi potete trovare i ricambi facilmento online su negozi come Zangheratti ricambi Vespa. Un buon trucco per non dimenticarsi la disposizione di tutti i pezzi della Vespa, è quello di scattare una serie di fotografie durante lo smontaggio, per avere chiaramente tutti i riferimenti che vi serviranno per il rimontaggio delle componenti e degli impianti elettrici.
La preparazione di base del telaio è una delle fase più importante per la riuscita di un ottimo restauro. Consiste nella eliminazione della vecchia vernice e ossido distribuito in tutto il telaio, che permette di evidenziare tutte le imperfezioni del mezzo. La sverniciatura del mezzo può’ avvenire in due modi: il primo è la sabbiatura, che può essere fatta mediante l’utilizzo di macchinari specifici che permette di raggiungere zone non accessibili mediante l’utilizzo di spazzole. Il secondo, è la spazzolatura a mano, metodo molto più faticoso ma economico, che può essere fatto con delle semplici spazzole, applicate al trapano oppure alla levigatrice orbitale. Terminata la fase di sverniciatura, si procede con la stuccatura, ma le zone ridotte all’osso dall’ossido non vanno riempite da stucco, ma sostituite e ricostruite con nuova lamiera. Bisogna rimediare al meglio tutte le imperfezioni della carrozzeria e Il modo migliore è quello di utilizzare le mani per sentire le “convessità o concavità” ancora presenti sul mezzo.
La fase più difficile del restauro di una Vespa è sicuramente la verniciatura. Per prima cosa, bisogna verificale che non ci siano sulla superficie alcun tipo di imperfezioni, in quanto la presenza di polvere sulla superfice con l’aria prodotta dal compressore potrebbe posarsi sulla vernice fresca, rovinandola. Durante la verniciatura bisogna dare all’incirca tre-quattro mani di vernice. La prima mano nel senso della lunghezza e l’altra nel senso opposto di modo da incrociare i sensi di verniciatura, inoltre le mani di tinta devono essere leggere e con una distanza di circa 20 minuti.
Una volta che il motore vespa è stato restaurato e la carrozzeria è stata lucidata è possibile iniziare la fase del rimontaggio. Il primo step per cominciare il rimontaggio è montare il bordo scuso, se è previsto l’inserimento di guaine ed impianto elettrico, cambiare le guaine con quelle del colore giusto. Inoltre, le guaine sono sempre due per il cambio e di colore più scuro per la prima marcia, una per il freno anteriore, una per frizione, una acceleratore e infine il freno posteriore. Una volta inseriti le guaine e l’impianto, lo step successivo è la serratura del bloccasterzo che va inserita prima del piantone della forcella. Il modo migliore è di mettere il telaio sotto sopra e inserirlo dalla parte bassa verso la ruota che ha un buco di maggiori dimensioni.
Ora è possibile montare con cautela i listelli pedana e il tappetino sul tunnel, se è previsto. Inoltre è possibile sistemare il motore con le due viti e l’aggancio dell’ammortizzatore in modo da poter mettere le due ruote.