Nella miriade di servizi offerti da Google, rientra anche il trading online. Che Big G permette di effettuare mediante una piattaforma apposita: Google Finance. Nata nel 2008, offre la possibilità di monitorare il mercato, gestire facilmente il proprio portafogli, mettere in atto le strategie migliori per i propri investimenti. Inizialmente, Google Finance permetteva di controllare solo le Borse di Stati Uniti, Cina e India. Dal 31 gennaio 2012, invece, ha poi aggiunto altre tre borse europee: la London Stock Exchange, Deutsche Börse e la nostra Piazza Affari.
In questa sede vogliamo comparare G Finance ad altre piattaforme per il trading online. Per capire vantaggi e svantaggi di questo servizio.
Google Finance: i vantaggi
Tra i vantaggi di G Finance non si può non annoverare per primo la semplicità dell’interfaccia. La quale, consente di affacciarsi al mondo del trading online anche alle persone meno esperte di borsa. Altro vantaggio è che, oltre alla semplicità, questa piattaforma è al contempo anche molto esaustiva e professionale. Consentendo così all’utente di ottenere dettagliate informazioni sui titoli azionari (anche su archi temporali più lunghi, fino a 10 anni, o ripartiti in trimestri), compararli tra loro, gestire agevolmente il proprio portafoglio, valutare i margini di profitto netto e operativo.
E ancora, il volume delle contrattazioni e i massimi e minimi riferiti all’anno corrente. Pertanto, è adatta sia a neofiti del settore sia a professionisti navigati.
Google Finance: svantaggi
Per quanto possa essere semplice, G Finance non offre servizi che potrebbero aiutare ancora di più gli utenti neofiti. Come invece fanno altre piattaforme. Si pensi a Borsa Italiana, che mette a disposizione anche una simulazione (una sorta di giochino) per investire diecimila euro in titoli, azioni, obbligazioni e BOT. Oppure Xtrade, piattaforma che mostra un video tutorial per introdurre i meno esperti al trading online. G Finance non offre neanche un’assistenza telefonica e telematica come invece fa eToro; piattaforma che offre anche consigli da parte di professionisti.
Ma forse sono altri due i limiti più grandi di Google Finance. Il primo è che non include tutte le principali Borse valori internazionali, come invece fa ad esempio Plus500. Diventata, probabilmente, la piattaforma più autorevole per il trading online. Il secondo, e questo non è un limite di poco conto in un mondo sempre più a portata di click, non ha un’applicazione che permetta di usarla comodamente su smartphone e tablet. O, per meglio dire, esisteva fino ad aprile 2015. Ma non veniva più aggiornata da gennaio 2013.
Infine, una pecca è che G Finance è solo in inglese. Mentre i principali competitors nel trading online offrono anche la lingua in italiano. Insomma, Google potrebbe implementare ancora di più questo servizio, per primeggiare anche nel campo del trading online.