I prestiti veloci sono, ad oggi, uno dei più importanti strumenti di accesso al credito. Nella vita di tutti i giorni può capitare a chiunque di trovarsi in una certa situazione in cui è necessario affrontare una spesa di un determinato ammontare, ed essere nell’impossibilità di far fronte ad essa per il semplice fatto di non possedere abbastanza denaro. L’acquisto di un elettrodomestico, o la ristrutturazione di un bagno improvvisamente rotto, oppure un viaggio di piacere o, purtroppo di dovere, sono solo alcuni dei numerosi esempi che ognuno di noi può incontrare ad un certo punto. Non disponendo di liquidità immediata l’unica soluzione che si prospetta è quella di chiedere un prestito, ma il problema principale da superare è legato ai tempi di erogazione delle somme necessarie. L’urgenza della situazione presuppone tempi rapidi: qualche giorno, o al massimo una settimana, e non è raro che istituti di credito e banche allunghino le attese giustificandosi con i cavilli burocratici.
Esistono, all’uopo, prestiti veloci erogabili in tempi brevi, che consentono ai soggetti interessati di ottenere le somme necessarie anche in poche ore, previo accertamento di alcuni requisiti. Essi differiscono dalle altre forme di finanziamento, come ad esempio il mutuo, sia per l’ammontare delle somme disponibili, sia per le garanzie richieste a tutela del prestito.
Posto che il mutuo è una tipologia di finanziamento particolare regolato dettagliatamente sia dalla legge che dai regolamenti degli istituti finanziari, è fondamentale sottolineare che la velocità di un prestito è influenzata da alcuni fattori, al variare dei quali i tempi di erogazione possono allungarsi o accorciarsi.
Primo elemento che incide sul tempo è, senza dubbio, l’ammontare della cifra richiesta: una piccola somma di 3.000 o di 5.000 euro è facile da ottenere rispetto ad un prestito di 60.000 euro. In quest’ultimo caso i tempi di restituzione delle somme saranno di medio – lungo termine rispetto ad una cifra inferiore, e l’istituto di credito dovrà valutare eventuali insolvenze legate, ad esempio, al tipo di contratto di lavoro, o all’età del richiedente. Anche l’ammontare della busta paga può essere un fattore determinante nell’erogazione del prestito, a maggior ragione se si opta per quella tipologia di finanziamento chiamata “cessione del quinto”. In questo caso il reddito mensile dell’interessato incide sul rimborso di ciascuna rata, che non può superare, per legge, il 20% dello stipendio netto e in caso di precariato o di contratti a tempo determinato può essere difficile ottenere un prestito veloce per cifre considerevoli.
Un altro elemento fondamentale per ottenere un prestito veloce è legato alla presenza di garanzie, che assicurano gli istituti di credito da un’eventuale insolvenza da parte del debitore. Le tipologie di garanzie sono molteplici: oltre all’ipoteca, alla busta paga, alla stipula di una polizza assicurativa inclusa nella somma richiesta, si può scegliere una fideiussione o la possibilità che qualche familiare faccia da garante, sottoscrivendo il finanziamento assieme all’interessato. In tal modo l’istituto finanziario salvaguarda il patrimonio ceduto in prestito e, in caso di mancata restituzione, potrà rivalersi sulla garanzia. L’assenza di una idonea garanzia allunga i tempi di erogazione del prestito ed ha come conseguenza inevitabile l’aumento dei tassi di interesse che sfioreranno la soglia massima prevista dalla legge.
Per conseguire un prestito rapido alcune società finanziarie fanno affidamento sul possesso di una busta paga e sulla pendenza del rapporto di lavoro da parte del richiedente il finanziamento: c’è chi preferisce contratti a tempo indeterminato in quanto sicura garanzia nell’adempimento del debitore, chi un rapporto di lavoro subordinato perché idoneo alla cessione del quinto dello stipendio, e nel caso di neoassunti non manca chi richiede che il soggetto lavori da almeno qualche anno presso un privato o presso un ente pubblico, per avere la certezza della stabilità nel rapporto lavorativo. La maturazione del TFR può altresì essere un’ulteriore garanzia legata al rapporto di lavoro, che potrebbe facilitare l’erogazione del prestito in presenza di una sicurezza a favore dell’istituto di credito.
Alcuni requisiti personali, legati alla buona condotta dell’interessato in ambito finanziario, possono condizionare in positivo o in negativo l’accettazione del finanziamento da parte dell’istituto e, quindi, incidere sui tempi. Si pensi alla presenza di un protesto antecedente alla richiesta del prestito. Il protesto è un atto giuridico che attesta l’esplicito rifiuto da parte del debitore di assolvere un debito. Anche l’iscrizione nell’elenco dei cattivi pagatori può essere determinante, poiché testimoniano il grado di affidabilità dell’interessato. La presenza di uno dei due requisiti non esclude la possibilità di ottenere il finanziamento, mentre i tempi per l’erogazione delle somme potrebbero dilungarsi, a discrezione dell’istituto di credito.
Esaminati gli aspetti personali e quelli legati alle garanzie, alla busta paga e all’ammontare delle somme, esistono altri elementi che influenzano i tempi di erogazione di un prestito veloce. Molti istituti finanziari predispongono un sistema telematico sicuro ed affidabile, dove sarà possibile richiedere il finanziamento on line, semplicemente rimanendo a casa. La tempistica si riduce molto rispetto al caso in cui l’interessato si reca di persona presso uno sportello. L’invio della documentazione tramite internet è veloce, così come la stesura di un preventivo da parte della banca, che inoltrerà telematicamente la proposta di finanziamento assieme ad un piano prospettico di rimborso delle rate. Il debitore può accettare la proposta rispondendo dal suo computer e riceverà la somma con un accredito sul conto corrente personale, che avverrà nei giorni successivi alla stipula del contratto di finanziamento.
Altresì la concorrenza gioca a favore della tempistica, poiché nel settore finanziario sono numerosi gli istituti di credito, diversi dalle banche, che offrono prestiti personali agevolati in tempi brevissimi, anche di qualche giorno. Basta fare una ricerca telematica per scoprire offerte allettanti riservate ai nuovi clienti. Le tipologie di prestito veloce sono diverse, e differenti sono le tempistiche che prescindono dalla disponibilità e dalle offerte messe a punto dagli istituti di credito. Ogni categoria di finanziamento ha una disciplina a se stante, che segue regole precise a tutela dei consumatori e degli istituti bancari.
Primo fra tutti spicca per rinomanza il prestito personale, un finanziamento non finalizzato all’acquisto di un bene o di un servizio, erogato solo a favore di consumatori finali, per soddisfare esigenze private. I tempi di attesa sono davvero brevi: alcuni istituti impiegano fino ad un massimo di sette giorni lavorativi per esaminare la pratica ed accogliere la richiesta. Non essendo necessarie garanzie particolari, l’istituto di credito può chiedere al cliente di avallare la domanda di prestito personale.
Al contrario, il prestito finalizzato è una tipologia di finanziamento che consente al cliente di acquistare specifici beni o servizi all’interno di un punto vendita, qualora si trovasse nell’impossibilità economica di pagare direttamente l’intero valore dell’oggetto o della prestazione. Il cliente non riceve la somma richiesta, che sarà trattenuta invece dall’esercente, ma rimborserà il prestito a rate, attraverso bollettini postali o mediante trattenute sullo stipendio. I tempi sono rapidi: il finanziamento può essere concesso anche nell’arco di qualche ora.
La cessione del quinto dello stipendio è un credito erogato solo in presenza di un rapporto di lavoro subordinato a prescindere se esso sia pubblico o privato o, in alternativa, può essere concesso anche ai pensionati. L’ammontare può variare sulla base dell’anzianità di servizio maturata e il rimborso del credito avverrà sotto forma di rate trattenute alla fonte prima del pagamento dello stipendio. L’ammontare di ciascuna rata non può superare il 20% dello stipendio netto mensile e tale soglia può influenzare il limite della somma richiesta. Tempi brevi si possono avere ottemperando ad alcune pratiche, come ad esempio chiedendo tempestivamente la Certificato di Stipendio al proprio datore di lavoro, fondamentale per la concessione del finanziamento.
Ulteriori tipologie di prestito veloce favoriscono soggetti differenti, come casalinghe e studenti universitari che, non avendo un reddito certo come presupposto di garanzia, potrebbero essere discriminati nel settore dei finanziamenti. Nel gergo economico vengono denominati prestiti atipici, o semplicemente prestiti senza busta paga, concessi per piccoli importi (generalmente non superiori a 3.000 euro) sotto forma di carte di credito o di capitale disponibile presso un conto corrente bancario. A seconda se l’interessato sia disoccupato o svolga un lavoro a tempo determinato, sarà necessario l’avallo di un garante che può essere dato anche da un familiare. Il rimborso del credito può avvenire mediante piccole rate che non incidono molto sul reddito del debitore, con la differenza però che, in molti casi, i tassi di interessi potrebbero essere alti.
Anche il prestito fiduciario è una forma di finanziamento veloce dedicata ha chi possiede una busta paga, a prescindere se si è lavoratori dipendenti o liberi professionisti. La caratteristica del credito, erogato in pochissimi giorni (l’accettazione della richiesta può avvenire anche in cinque giorni lavorativi), si basa sulla fiducia del cliente che, mediante l’incrocio delle banche dati visitabili dall’istituto, deve risultare privo di protesti e non iscritto ad alcun elenco dei cattivi pagatori.
Un’ultima soluzione è data dai così detti prestiti veloci INPDAP, concessi addirittura entro 48 ore dalla richiesta, per un importo massimo pari a 30.000 euro e per soli dipendenti (o ex dipendenti) pubblici. La modalità di rimborso adottata è quella della cessione del quinto dello stipendio e a seconda se si è iscritti o meno presso un registro Crif, sarà necessario avvalersi di un fideiussore.
In sintesi è possibile ottenere un prestito veloce ricordando che la tempistica per la concessione dei finanziamenti può essere condizionata:
– dalla somma richiesta. Una cifra elevata comporta una pratica di negoziazione più lunga;
– dall’ammontare della busta paga netta e dalla tipologia di rapporto di lavoro (se a termine, indeterminato, pubblico, privato, subordinato o libero professionista), nonché, in alcuni casi, dalla maturazione del TFR;
– dall’avallo di garanzie, come fideiussioni, ipoteche, la stipula di una polizza assicurativa;
– dall’assenza di carichi pendenti costituiti sotto forma di protesti o iscrizioni nei registri Crif antecedenti alla data di richiesta del finanziamento,
– dalla scelta di avvalersi delle procedure on line che riducono i tempi per il disbrigo delle pratiche;
– dalla concorrenza delle offerte predisposte dai vari istituti di credito.
Un ultimo accorgimento. E’ bene non confondere i tempi di accettazione della richiesta di un finanziamento da quelli previsti per l’erogazione delle somme su conto correnti o carte prepagate. Non è detto che, ottenuta una risposta positiva nell’arco di qualche ora, la cifra richiesta sia nell’immediata disponibilità. Anche in questo caso i tempi sono brevi e per essere certi di fare la scelta giusta basterà consultare i prospetti informativi posseduti dalle banche o dagli istituti di credito finanziario.