Che cos’è la Vodka?
La vodka è l’alcolico di madre Russia per antonomasia, viene distillata a partire dai cereali e, talvolta, dalle patate, come veniva fatto in origine. Recentemente alcuni brand utilizzano persino, come materia prima, uva o mela. Ha la particolarità di non subire processi di invecchiamento.
Il processo produttivo è caratterizzato da almeno tre distillazioni che consentono di ottenere una bevanda estremamente pura. Il grado di purezza dipende dal numero di distillazioni indicato nella ricetta di ogni brand. Più se ne fanno e maggiore è la lontananza organolettica dalla materia prima.
Come gustare la Vodka
Vodka liscia
Come la nostra grappa, andrebbe bevuta liscia. Esiste un bicchiere dedicato alla sua degustazione, che non è il classico shottino da limoncello, ma un piccolo bicchiere con pareti svasate, che va lasciato in freezer per alcuni minuti prima di servire.
Il drink invece non dev’essere eccessivamente freddo e soprattutto non va servito con ghiaccio, che diluirebbe il distillato, facendo scadere l’esperienza degustativa. La temperatura che meglio consente di apprezzarne le caratteristiche organolettiche, varia intorno ai 7 – 8 gradi, ossia come per uno spumante. La regola è che va bevuta in un unico sorso.
È buona cosa infine accompagnare con uno stuzzichino, come un cetriolo, del caviale (ovviamente) o delle fette di lime.
Vodka aromatizzata
Bisogna distinguere tra due metodi differenti. Ci sono delle varianti finemente aromatizzate, che derivano da una consolidata tradizione, ottenute miscelando la vodka con erbe aromatiche, frutti rossi o agrumi, ma in cui il rapporto è di un grammo per litro. Uscendo invece dalla proposta premium, possiamo trovare infinite varietà di gusti e colori pensati per abbracciare un bacino di estimatori più ampio possibile.
Base alcolica per cocktail
Proprio per la sua caratteristica di essere un distillato neutro, insapore e incolore, la vodka si presta con grande versatilità a fare da base ad una varietà infinita di miscele alcoliche.
Le preparazioni più note sono le seguenti.
- Black Russian, con liquore al caffè
- Black Irish, con kahlua e Baileys
- Bloody Mary, con succo di pomodoro speziato
- Moscow Mule, con ginger ale e succo di lime
- Vodka Lemon, con lemonsoda
- Sex On The Beach, con liquore alla pesca e succhi d’arancia e cramberry
- Long Island, con tequila, gin, rum chiaro, triple sec, succo di limone e Coca-cola
- Screwdriver, con succo di arancia
La Vodka migliore. Come sceglierla
È quasi scontato dire che la scelta migliore dipende da quello che si vuole fare. Se quello che apprezzi di più è degustare un distillato in grado di esaltare i tuoi sensi, non puoi che scegliere un prodotto premium. Se intendi preparare un ottimo cocktail, puoi fare riferimento ad un offerta di consumo di fascia media. Quando invece non hai particolari pretese e vuoi optare per un drink fruttato e “giovane”, sappi che il mercato è anche in questo caso pronto ad accontentarti. L’offerta è estremanente versatile e in questo caso le proposte presenti online offrono un ampio assortimento ed interessanti politiche di prezzo.
Qualità standard garantita
Partiamo da un prodotto relativamente recente, ma che ha già raggiunto quote di mercato notevoli. Oltre ad essere la Vodka più diffusa in Russia è anche sbarcata a pieni ranghi in Italia, dopo aver acquistato la Gancia, già produttrice della Romanoff. Parliamo della Russian Standard. Dotata di impianti modernissimi, utilizza l’acqua del lago Ladoga e dice di rispettare la ricetta tradizionale codificata da Mendeleev nell’ottocento, per gli zar.
L’impronta russa
Oltre alla già citata RSV, conosciamo la Smirnoff, molto presente in Italia, soprattutto dietro il banco dei bar, usata specialmente per la preparazione del Black Russian. Invece la Stolichnaya, nata sotto l’egida dei monopoli di stato russi, per contrastare la diffusione delle mortali produzioni casalinghe, ora è dotata anche di una versione premium.
La Moskovskaya è una russa con un ottimo rapporto qualità prezzo. Un brand extra premium è la Kauffman, estratta da frumento selezionato, con bottiglie di design e a tiratura limitata. Altra produzione di notevole livello è la Beluga, distillata in siberia con orzo biologico e aromatizzata con erbe della tundra artica.
Le europee premium
Partiamo dalla Polonia, dove è partita anche la storia della vodka. Allora niente di meglio che introdurre la Belvedere, eccellente prodotto estratto da 11 filtrazioni e 4 distillazioni. A quanto pare è anche particolarmente glamour, essendo preferita da numerosi VIP americani del calibro di George Clooney.
Dalla Svezia arriva invece un’altra eccellenza: la Absolut. I processi di produzione innovativi da qui trae origine le donano una morbidezza e una struttura superiori. È dotata inoltre di numerose versioni finemente aromatizzate.
Da una ricetta olandese nasce invece la Ketel One, confezionata in piccoli alambicchi di rame, dal gusto morbido ma sosfisticato.
Le produzioni enologiche
La Francia, dotata di un’antica maestria nella produzione enologica, ha sfruttato un cavillo presente nel regolamento di produzione della vodka. Qui si parla genericamente di estrazione da prodotti agricoli, lasciando intendere che anche l’uva può essere considerata una materia prima. Sono quindi nate le varianti derivate dal vino. Tra queste la Grey Goose, che è distillata in cognac ed è diventata, complici i guru del marketing, un cult molto apprezzato. Altra francese estratta da uve pregiate, è la Cîroc , distillata 5 volte per avere un prodotto pulito e morbido ma non privo del carattere dell’uva.
Le versioni fruttate
La Artic e la Keglevich sono brand italiani, molto presenti non soltanto nel nostro mercato. Sono fornite di un’ampia varietà di aromatizzate, che danno al palato un gusto particolarmente morbido e fruttato.