La tendenza legata all’assaggio dei vini è sempre in crescita, sorretta anche da una produzione di novità vinicole stagionali che non deludono gli amanti delle bevute in calice.
Già, perché se la nostra bevanda nazionale da sempre viene degustata e valutata dai professionisti, ha guadagnato da qualche anno anche un’attenzione unica da chi ama le degustazioni vino per saperne di più, deliziarsi il palato e assimilare la bontà dei prodotti nazionali e internazionali.
Come tutte le tendenze, è soggetta anche ad ulteriori mode interne, che per quest’estate prevedono un’attenzione speciale alle novità dei vini rosati e biodinamici, veri protagonisti della curiosità eno-gastronomica.
Sapere bere, per conoscere il mondo dei vini e gli abbinamenti
Per chi ama il vino e vuole saperne di più, è fondamentale frequentare almeno un corso di degustazione vino, che fornisca le basi per riuscire a percepire bontà e struttura dei vini, non solo i trend del momento.
Per abbinarli al meglio in tavola, è necessario poi conoscerne le qualità organolettiche: i vini si fanno scoprire partendo dal loro studio, e poi dalla piacevole pratica della degustazione mirata. Dopo di che, si può pensare ad affinare sempre maggiormente il palato con percorsi eno-gastronomici presso aziende di produzione vini, cantine, enoteche…
Percorsi coinvolgenti in Italia come all’estero, non dimenticando che tra i migliori vini ce ne sono di francesi, tedeschi, californiani addirittura… novità da scoprire non solo tramite una buona bottiglia ma anche sul posto!
Vino rosé, la moda per la degustazione dei vini
Considerata una novità degli ultimi anni, la tendenza ad assaggiare dei vini rosati a pranzo, cena e aperitivo che sia, è in realtà anche un’ottima occasione per scoprire un mondo come quello rosé, troppo trascurato forse in passato.
Considerato una via di mezzo tra vino rosso e bianco, il vino rosato rappresenta, al contrario, una produzione vitivinicola con un’identità decisa, che la recente tendenza nella moda del vino ha reso sempre più importante.
Il rosé si ottiene con una tecnica di vinificazione nata in Francia, dove i rosati sono molto apprezzati, ed è bene chiarire che non si tratta di una tecnica che mischia vino bianco e rosso, espressamente vietata dalla legge, tranne nel caso di alcuni particolari spumanti.
Esistono uve adatte al rosato, selezionate dal vitigno bacca rossa durante la vendemmia oppure mescolando uve bianche e uve colorate (non i vini, ma le uve!).
Si pratica una vendemmia anticipata rispetto a quella del vino rosso, per dare maggiore acidità e freschezza al rosé. Dopo di che, il processo di vinificazione si attiva con la presenza di vinacce a contatto col mosto per massimo 48 ore, per donare un colore del mosto rossastro e non intenso. Il rosato, così, prende solo relativamente il sapore del rosso e mantiene la leggerezza del vino bianco.
I vini rosati si abbinano ottimamente a molti piatti, meglio se a base di alimenti freschi, da alternare a vini rossi non corposi al limite, con basso grado alcolico e clima fresco – spesso provengono dalle Alpi e sono definiti vini “rilassati”.
Il suo sapore è morbido, fruttato e delicato, a volte con caratteristiche acidule, perfetto per aperitivi e cene in cui viene servito freddo, per una degustazione vino con formaggi, riso freddo e insalate, pietanze a base di pesce e verdure e funghi.
La tendenza vini per l’estate propone, addirittura, la morbidezza del vino rosato anche con la pizza!
lI trend del vino biodinamico
Tutto il 2017 ha dato vita ad una tendenza stabile per la degustazione dei vini biodinamici e quelli provenienti da agricoltura sostenibile.
Si tratta di vini definiti organici o naturali, che vengono prodotti seguendo le regole dell’agricoltura biodinamica, in cui si usano dei composti biologici o naturali per favorire la crescita delle viti secondo le regole della natura – e non solo, visto che la biodinamica sfrutta anche le conoscenze astronomiche e astrologiche!
I metodi biodinamici, formulati negli anni Venti dal fondatore dell’antroposofia Rudolf Steiner, ancora oggi riscuotono un certo successo con le tendenze dei vini “bio”.
Niente composti chimici per la viticoltura, ma solo cornosilice (preparato che potenzia la silice) e il cornoletame (preparato che stimola la formazione dell’humus), per dare a vita a vini dal sapore naturale, ricchi di suggestioni organolettiche – molto apprezzati da chi segue la degustazione del vino biodinamico abbinandola ad alimenti freschi come piatti a base di pesce o verdure.
Di certo, per chi segue delle teorie biodinamiche anche nelle connessioni, è importante abbinare sia per armonia sia per “dissonanza” e, quindi, vini rossi biodinamici possono essere anche accostati al pesce o ad alimenti spesso riservati al vino bianco.
Attenzione, però, a non confondere i vini biodinamici con i vini naturali, dato che spesso sotto l’etichetta di vini bio, si uniscono diverse tipologie di vini differenti ma che hanno subito processi ben diversi. Il vino naturale è prodotto senza che avvengano manipolazioni nel terreno, nelle viti e nelle cantine. I metodi di coltivazione sono quelli seguiti da secoli rispettando il terreno e le vigne senza apposizioni di prodotti pesticidi o aggiunta di stabilizzanti.
I vini biologici, invece, seguono regole che permettono l’impiego del rame per il trattamento delle piante e dei relativi parassiti, e inoltre si usano dei lieviti selezionati o degli additivi di vario tipo durante la vinificazione.
Insomma, modi diversi di definire “bio” o naturali, i prodotti che nelle nostre degustazioni di vino sono leggermente diversi l’uno dall’altro.
Il vino per l’aperitivo
Dalle 18 in poi, scatta l’ora di un buon aperitivo, che sia un vino leggero in estate oppure un corposo bicchiere che riscalda in inverno. Oppure un tipico prosecco, che da anni è diventato protagonista delle degustazioni vini ma anche come base per i celebri spritz.
Accompagnati da stuzzichini e piatti freddi, i vini bianchi o rosati si adattano perfettamente a questo orario, così come i rossi giovani e gli ormai rinomati vini rosati.
La degustazione del vino aiuta a sperimentare gli accostamenti migliori anche in queste brevi occasioni, magari con taglieri di salumi e formaggi, in cui si assapora una bottiglia consigliata dal locale stesso, se non scelto in base ai sapori di stagione.
Per l’estate, gli aperitivi più freschi a base di pesce, riso e piatti freddi, portano spesso a scegliere dei vini bianchi, si sa, ma come abbiamo visto l’importante è scegliere anche in base al proprio palato, provando e riprovando alcuni accostamenti nelle degustazioni vino e cibo. Sennò… che gusto c’è?