Per quanto non sia un elettrodomestico indispensabile, l’asciugatrice è sempre più presente nelle case della gente, soprattutto se queste hanno spazi ridotti per stendere il bucato.
Il problema è il consumo, non certo indifferente, che questo elettrodomestico ci porta poi in bolletta: scopriamo insieme, in questa guida, qualche consiglio utile e qualche accorgimento per risparmiare soldi in bolletta pur utilizzando l’asciugatrice.
Quali sono i modelli?
Esistono più tipi di asciugatrice : c’è quella a condensazione con resistenza che asciuga i panni tramite una resistenza elettrica, piuttosto funzionale nel risultato ma non nei consumi. La sua classe energetica è in genere o B o C e consuma circa 4 kwh per ogni ciclo completo. Il suo costo non è elevato ma purtroppo non combacia con la spesa piuttosto notevole che poi si avrà in bolletta.
Un altro tipo di asciugatrice è quella a pompa di calore che, asciuga mediante il rilascio di un gas refrigerante. Quasi tutti i modelli di questo tipo hanno la classe A+ o A++ garantendo un consumo pari a 1kwh per ogni ciclo. Nettamente più economica, a livello di consumi, rispetto alla precedente.
E poi quella c’è l’asciugatrice a gas, diversa dalle prime due alimentate elettricamente, effettua l’asciugatura attraverso un compressore a gas refrigerante, simile a quello dei condizionatori, ed è alimentata da gas metano o GPL. Il suo consumo è pari a 200 watt/h risultando senza dubbio più vantaggiosa rispetto agli altri.
Quali caratteristiche bisogna prendere in considerazione prima dell’acquisto?
Sicuramente optare per un modello a basso consumo è la scelta più coscienziosa da fare. Il prezzo potrebbe essere elevato ma, essendo un elettrodomestico destinato a durare nel tempo, il risparmio che poi vi troverete in bolletta sarà senza dubbio notevole. Altri fattori da considerare sono la capienza del cestello, soprattutto se avete una famiglia numerosa; la rumorosità, un fattore importantissimo dal momento che molte compagnie elettriche propongono la tariffa a risparmio energetico nelle ore notturne, per cui, avere un prodotto silenzioso vi consentirà di avviarla a qualunque ora senza pericolo di disturbo per i vostri vicini; poi ancora, la varietà di programmi da utilizzare; la programmazione ritardata e ultimo, ma non meno importante, l’ingombro.
Ma come fare per ridurre i consumi?
Bisogna cercare di non utilizzarla quotidianamente ma solo in caso di necessità tipo nei periodi umidi o in cui fa freddo; evitare di utilizzare i programmi che prevedono un’alta temperatura; far fare al bucato ulteriori giri di centrifuga oltre a quelli già fatti durante il lavaggio (circa 800 o 1000), così da ridurre i tempi di asciugatura; sfruttare la tariffa bioraria, laddove sia prevista, e avviare l’asciugatrice nella fascia oraria in cui i consumi sono ridotti: nella maggior parte dei casi la si lascia partire la sera per cui è utile orientarsi verso un modello poco rumoroso; optare per il programma stiro che non solo consuma di meno, ma permette una stiratura più facile e veloce; non badare al costo iniziale dell’elettrodomestico, ma ai suoi consumi: come visto poc’anzi, un modello economico non garantisce un risparmio di denaro nel tempo, sarebbe preferibile puntare alle classi A, A+ o A++.
Se desideri approfondire ti consigliamo la lettura di questo ottimo articolo sulle asciugatrici.