Il vostro sogno si è realizzato. Finalmente abbiamo costruito la nostra bella piscina nel giardino: ora possiamo tranquillamente rilassarci assieme ai nostri amici e familiari, possiamo ritagliarci momenti di relax e di pace senza troppe preoccupazioni. Finalmente la piscina è una realtà: ma come bisogna prendersi cura dell’acqua? Nell’acqua della piscina entrano tutti i giorni elementi contaminanti, come capelli, sudore, sporco, epidermide, olii e creme abbronzanti, senza parlare delle contaminazioni causate dalla pioggia, dagli insetti ed animali, oppure dalle foglie. Insomma, tutti questi elementi non fanno altro che alterare il pH della nostra piscina e rendono l’acqua sporca, torbida ed insalubre. Se desiderate per la vostra piscina un’acqua sempre cristallina e salubre, quello che dovete fare è eseguire degli speciali trattamenti ad hoc pensati appunto per avere un’acqua sempre a prova di bagno. Parliamo di trattamenti per l’acqua della piscina come quelli con il cloro, con prodotti basici o con altri prodotti anti alghe per evitare la proliferazione di batteri ed alghe nella vostra piscina. Bisogna fare molta attenzione a monitorare lo stato di salute dell’acqua della piscina per evitare che essa possa diventare un problema per la nostra salute e che cessi di essere un salutare divertimento. La pulizia e la disinfezione dell’acqua, in poche parole, sono davvero fondamentali non solo nelle piscine pubbliche, ma anche in quelle private per garantire sempre la salute dei bagnanti. Basta pensare che noi tendiamo ad assorbire l’acqua nella quale siamo immersi: ecco perché è bene monitorarne lo stato per evitare il contatto con agenti inquinanti e patogeni, come virus, batteri e protozoi.
Controllare il pH dell’acqua e la sua durezza
Ma come prendersi concretamente cura della salute dell’acqua della piscina? Innanzitutto vi consigliamo di monitorare il pH e la durezza dell’acqua ogni qualche giorno. Il pH ci consente di capire se l’acqua è acida o basica. Se il pH è minore di 7, significa che l’acqua è eccessivamente acida e di conseguenza può irritare occhi e mucose, nonché le pelli più delicate. Se invece è superiore a 7.6, l’acqua è troppo basica, quindi c’è il rischio di proliferazione di microrganismi e di batteri, e bisogna usare una maggiore quantità di cloro. Il valore ideale è fra 7.2 e 7.4. Il pH troppo basso causa la formazione di incrostazioni ed acqua torbida, quello troppo alto è dannoso per la pelle e può anche rovinare la struttura stessa della piscina. Comunque ad influenzare il pH intervengono diversi fattori, come la presenza di urina, la composizione dell’acqua, la pioggia acida, l’inquinamento e così via.
Vi consigliamo di tenere monitorare anche la durezza dell’acqua della piscina, che permette di controllare la presenza di ioni calcio che a loro volta influenzano l’equilibrio del pH.
Il trattamento dell’acqua della piscina
Esistono diverse tipologie di trattamento per l’acqua della piscina.
- Filtrazione. Si tratta di un processo meccanico che usa, per l’appunto, dei filtri che servono per purificare l’acqua da eventuali residui solidi più o meno grandi e dalla sporcizia, e che poi rimette in circolo l’acqua.
- Disinfezione. Questo trattamento dell’acqua della piscina elimina anche i microrganismi che sfuggano al meccanismo meccanico della filtrazione, elimina le spore delle alghe, prodotti organici, pelle, sudore, polvere portata dal vento e dalla pioggia, quindi è un trattamento più radicale e completo.
La filtrazione viene eseguita per mezzo della pompa della piscina, o con gli skimmer oppure per mezzo del filtro a sabbia o a cartuccia.
La disinfezione avviene invece per mezzo di prodotti chimici che sono in genere il cloro, l’ossigeno attivo e il bromo. Essi sono in grado di sterilizzare l’acqua eliminando gli agenti patogeni ed i microrganismi, le alghe e via dicendo. Vanno usati sempre e solo nelle quantità e modalità indicate sulle confezioni perché possono anche essere pericolosi.