Chiunque abbia in casa una caldaia è tenuto ad effettuare dei controlli periodici per la manutenzione e per il buon funzionamento dell’impianto. La revisione caldaie e il controllo sono fondamentali per chi ne fa uso, poiché si tratta di tenere in buono stato un apparecchio che ci è indispensabile nella vita quotidiana, ma anche perché la legge ce lo impone. Anche le caldaie Junkers, una delle marche migliori e più diffuse, necessitano di una revisione periodica per continuare a funzionare in modo efficiente. Si consiglia di far effettuare gli interventi manutentivi alle ditte di assistenza caldaie autorizzate e certificate, presenti nella vostra città. Se ad esempio si deve effettuare la manutenzione di una caldaia Junkers a Roma, sarà sempre bene contattare l’assistenza Junkers ufficiale che opera nella capitale. Stessa cosa per le altre marche.
Chi è il responsabile dell’impianto termico domestico?
Il responsabile della manutenzione caldaia è l’inquilino dell’immobile (che non è necessariamente proprietario), o il gruppo di condomini se presso il palazzo è installata un’unica caldaia.
Gli interventi di manutenzione alla caldaia
Gli interventi periodici che vanno effettuati sono principalmente due: manutenzione caldaia e analisi fumi caldaia.
Per quanto riguarda gli interventi di manutenzione, essi sono regolamentati dal Decreto Legislativo 311 del 2006, che ha integrato e parzialmente corretto il precedente Decreto Legislativo 192 del 2005. La norma citata si occupa espressamente di indicare le regole per la manutenzione e la pulizia delle caldaie, ovvero le operazioni di pulizia del bruciatore e dello scambiatore di regolazione, di un controllo sul corretto funzionamento dello scarico dei fumi e verifica della corretta ventilazione dell’ambiente in cui la caldaia è installata.
L’analisi fumi caldaia consiste invece in un esame dei fumi dell’impianto, l’analisi della combustione per la verifica del rendimento e il controllo sulla concentrazione di ossido di carbonio.
L’ultimo controllo riguarda poi l’indice di fumosità.
Il controllo dei fumi è indispensabile non solo perché imposto dalla legge, ma permette di verificare periodicamente il funzionamento della caldaia, ma soprattutto gestirne la sicurezza evitando possibili incidenti domestici.
La caldaia infatti emette fumi che contengono anche anidride carbonica, le missioni vanno quindi tenute sotto controllo sia per la salute di chi abita in casa che per tenere sotto controllo l’inquinamento atmosferico, poiché se si effettua un controllo periodico delle emissioni viene bruciato meno combustibile emettendo meno fumi nocivi nell’atmosfera.
Regolamentazione Legge sulle manutenzioni delle caldaie
Con il Decreto del Presidente della Repubblica n.74 del 16/04/2013 sulla verifica dei fumi dell’impianto di riscaldamento sono stati regolamentati gli obblighi di manutenzione e di analisi dei fumi. Questo decreto regola anche gli interventi di ispezione degli impianti termici per la climatizzazione (sia invernale che estiva) degli edifici.
La normativa citata impone anche che ogni impianto sia dotato del relativo libretto, compilato dal tecnico specializzato incaricato di effettuare i controlli. Si tratta di una sorta di documento identificativo della caldaia, sul quale vengono registrati tutti gli interventi di riparazione e manutenzione. Nei casi di nuovo impianto il libretto verrà predisposto dalla ditta installatrice, mentre per le caldaie già presenti dovrà essere premura dell’inquilino tenerlo sempre disponibile per qualsiasi tipo di controllo.
Nonostante la norma statale, le Regioni hanno legiferato in autonomia e ciò ha portato a molte disparità: le regioni infatti hanno la possibilità di definire autonomamente i criteri di controllo (ad esempio, la periodicità delle verifiche di manutenzione e di analisi fumi della caldaia).
Da una regione all’altra differiscono anche le tariffe, ma questo accade anche all’interno di uno stesso territorio. Ad esempio, il Decreto del 2013 attualmente in vigore suggerisce l’obbligo di bollino blu (quello rilasciato dal tecnico abilitato) ogni 4 anni, ma in alcune Regioni si richiede questo tipo di controllo ogni due anni (ad esempio in Lombardia).
Inoltre, la tariffa richiesta per il rilascio del bollino blu è diversa da Regione a Regione, ma anche all’interno di una stessa area provinciale: nel solo comune di Roma sono previste circa dieci tariffe diverse.
Manutenzione caldaia. Ogni quanto?
La legge nazionale prevede comunque che revisione caldaie venga eseguita ogni anno in tutte le città, altrimenti si incorrerà in sanzioni amministrative. Anche le caldaie migliori, come ad esempio le Junkers o le Beretta, hanno bisogno di manutenzione per rimanere efficienti. Nella città di Roma il controllo sulle revisioni caldaie per adesso è invece sospeso perché la ditta preposta non è stata ancora nominata: è importante quindi restare informati su ciò che concerne la manutenzione caldaie nella propria città.