Senza le spese per oneri di sistema che si notano nella bolletta Enel, sicuramente il costo sarebbe più accessibile a chiunque. Ma cosa sono? E per quale motivo vanno pagati?
Tali voci, sono soltanto alcune tra le altre che si trovano in bolletta, tra cui imposte, spese per sostenere la materia prima e i costi per la gestione del contatore ed il trasporto.
Gli oneri di sistema sono delle spese che vengono regolamentate dall’Autorità Energia Elettrica e Gas (ARERA). Esse sostituiscono la vecchia tariffa TD, che si basava sull’aumento di pagamento in base ai maggiori consumi.
Perché gli oneri di sistema nella bolletta Enel sono obbligatori?
In verità, indipendentemente che la bolletta sia Enel o appartenente a qualsiasi altro fornitore d’energia, tale costo comprende una serie di adempimenti a carico del cliente. Tutti gli oneri sono uguali, tranne una quota variabile che varia in base al consumo soggettivo.
Nonostante oggigiorno non vengano dettagliate le spese degli oneri di sistema, basti sapere che sono costi che coprono anche la gestione del sistema del gas e quello elettrico. La voce si trova in qualsiasi bolletta, sia per i residenti, che per i clienti domestici che non.
Chiarito il motivo per la quale vanno pagate e che cosa sono, è giusto chiedersi in quale cassa vanno finire i soldi di tali spese in bolletta. Le destinatarie sono essenzialmente due:
- Asos: si tratta di oneri che garantiscono l’uso continuo dell’energia da fonti rinnovabili ed in grado di garantire il corretto funzionamento della cogenerazione CIP 6/92.
- Arim: comprende tutti gli altri oneri diversi dal punto precedente. Nello specifico, misure di sicurezza e precauzionali per il nucleare, per sostenere ricerche e studi di sistema, tariffe agevolate per il settore ferroviario, maggior efficienza energetica ed integrazioni delle aziende elettriche minori.
Si tratta di costi che a primo impatto potrebbero sembrare superflui, ma che in realtà celano importanti funzionalità, tra cui il corretto funzionamento del sistema elettrico e dell’energia rinnovabile ricavata quotidianamente.
Com’è cambiata la ripartizione degli oneri di sistema in bolletta
Chiarito il fatto che gli oneri di sistema non sono presenti soltanto nelle bollette Enel ma per ogni operatore d’energia, a partire dal mese di gennaio dell’anno 2008, è stata sviluppata una ripartizione più semplificata rispetto alla suddivisione precedente.
Prima di questa modifica, le componenti incluse in questi costi riguardavano con esattezza:
- A2: comprendeva gli oneri nucleari (incluse le azioni di smantellamento presso le centrali nucleari);
- A3: incentivi per far fronte alle fonti rinnovabili;
- A4: benefit per agevolare settore ferroviario;
- A5: ricerca di sistema;
- AE: sostegno alle industrie energivore;
- AS: oneri per coprire il cosiddetto bonus elettrico.
Va detto comunque, che gli oneri di sistema che sono presenti nelle bollette della luce, sono maggiori rispetto a quelli inclusi nelle bollette del gas.
Basti pensare che secondo delle statistiche, durante l’anno 2015 una “famiglia tipo” pagava soltanto l’85% del costo totale della bolletta, per sostenere la componente A3 presente negli oneri di sistema.