L’Osteopatia in ambito pediatrico utilizza tecniche delicate e non dolorose volte a risolvere problematiche comunemente diffuse. Ogni tessuto, ogni nostra cellula possiede una memoria; per questo è importante l’Osteopatia nei bambini, perchè può evitare lo strutturarsi di disfunzioni e può rappresentare un vero e proprio sistema di prevenzione a tutela degli anni a venire del bambino.
A tal proposito, in molti paesi europei e adesso anche in alcuni ospedali italiani, viene dato un ruolo importante all’osteopata nelle sale parto, sia in caso di parto eutocico (che avviene spontaneamente) sia in presenza di parto distocico (che richiede manovre attive da parte del personale medico e chirurgico), dove la visita osteopatica affianca e integra la visita pediatrica.
Con il passaggio della testa lungo il canale del parto il feto subisce grandi sollecitazioni: si assiste ad un modellamento delle ossa del cranio e ad uno stimolo meccanico di tutto il corpo. Talvolta queste stimolazioni, per loro natura fisiologiche, possono risultare eccessive (si pensi ad un travaglio lungo, ad un parto con un periodo espulsivo protratto, all’intervento di manovre ostetriche…) e sfociare in disfunzioni che il bambino poi non è in grado di risolvere spontaneamente e che possono dare origine ai disturbi più disparati. La pressione subita dal cranio durante la nascita è un fattore importante per i processi di ossificazione delle ossa del cranio, ma può al tempo stesso essere causa di irritazione dei nervi cranici del neonato. Per capire le grandi sollecitazioni a cui è sottoposto il cranio durante la nascita e la sua grande plasticità, basti pensare a quanti neonati si presentano con cranio allungato o faccia schiacciata… Talvolta queste situazioni si risolvono spontaneamente e completamente, talvolta invece in maniera incompleta con conseguente alterazione della mobilità di alcune ossa craniche e la possibilità di sviluppare disfunzioni (osteopatiche) ad esempio a carico del sistema visivo piuttosto che occlusale.
Se già durante la gravidanza la mamma soffre di mal di schiena, sciatalgie, ecc… è possibile che il suo corpo non riesca ad adattarsi alla progressiva e naturale crescita del feto. In questo caso il bacino non presenterà le migliori condizioni per affrontare il parto e questo potrà causare compressioni al feto, ancora prima di nascere.
Se anche solo uno di questi disturbi fossero presenti nella mamma o nel piccolo è consigliabile un’accurata valutazione osteopatica per affrontare al meglio un momento così speciale come la nascita di un figlio.
Quali sono i disturbi affrontabili con l’osteopatia?
I disturbi che possono essere affrontati con l’Osteopatia neonatale sono numerosi: –Plagiocefalie. Sebbene siano principalmente di tre tipi (plagiocefalie, brachicefalie e scafocefalie), si raccolgono sotto l’unico termine di plagiocefalie.
Si tratta di una deformazione della testa del neonato durante i primi mesi di vita, quando le sue ossa sono ancora facilmente modificabili in base alle posizioni che assume. Tra le principali cause delle plagiocefalie non dobbiamo dimenticare quelle pre-natali (parto prematuro, forze compressive intrauterine) e quelle durante il parto (forze extrauterine compressive come forcipe o ventosa).
- Torcicollo miogeno o torcicollo muscolare.
- Reflusso gastrico
- Coliche addominali
- Disturbi del sonno
- Difficoltà di suzione.
Nel bambino più grande, l’Osteopatia infantile può dare buoni risultati nei seguenti ambiti:
- Piede piatto/cavo.
- Ginocchia vare/valghe.
- Ritardo di sviluppo psico-motorio.
- Problemi oculari.
- Problemi occlusali.
- Problematiche della sfera ORL (otiti, riniti,…).
L’osteopata può essere un valido aiuto anche nella preparazione e nell’affiancamento di un percorso ortodontico; nelle cifosi e lordosi afisiologiche, nelle scoliosi.
Obiettivo primario del trattamento osteopatico è il ripristino della migliore mobilità in seno ad una struttura; ecco perchè può essere uno strumento prezioso per favorire il migliore sviluppo delle potenzialità di ogni bambino fin dai primi giorni di