L’epicondilite: patologia e trattamento
L’epicondilite è una condizione infiammatoria dei tendini epicondiloidei che originano da una sporgenza ossea situata al lato dell’estremità inferiore dell’omero e si inseriscono
a seconda della persona che ne è affetta può avere dei decorsi e delle caratteristiche leggermente differenti. Infatti può insorgere in modo graduale o improvviso, può mostrarsi come dolore ben localizzato in un punto, o diffondersi in una regione più ampia, può colpire il sesso maschile come quello femminile, può durare una settimana come mesi (a seconda del tipo di fisioterapia che si effettua).
Quali sono i soggetti più colpiti?
L’epicondilite è ben conosciuta in ambiente sportivo come “gomito del tennista”, per l’alta incidenza che si ha in questo sport. Infatti i tennisti e tutti coloro che effettuano sport da racchetta come il padel, tennis da tavolo, badminton ecc… sono soggetti a un sovraccarico funzionale dei tendini epicondiloidei che sono quelli più reclutati nel controllo motorio della racchetta. Lo sforzo ripetuto di questo gruppo tendineo è considerato dagli esperti come uno dei principali fattori di rischio. Per questo motivo tra le categorie lavorative più colpite abbiamo quelle dei lavori manuali come: elettricisti, pizzaioli, muratori, artigiani, orafi ecc…
Come si può diagnosticare?
Per la diagnosi è necessario effettuare una visita ortopedica, nella quale il medico effettua dei test clinici che attestino o meno la positività della patologia. Per avere una piena certezza del caso, occorre effettuare degli esami diagnostici che confermino quanto valutato dal medico. L’esame utilizzato in questo caso è quasi sempre l’ecografia (un dispositivo che consente di valutare i tessuti molli) in alcuni casi particolari si prescrive la risonanza magnetica.
Come si cura?
Nel nostro Centro di Fisioterapia a Roma effettuiamo dei programmi terapeutici specifici per la persona che ci troviamo davanti. Infatti come ti ho detto a inizio articolo, l’epicondilite si può presentare con delle sfumature differenti a seconda del caso.
La nostra strategia riabilitativa è caratterizzata dall’integrazione di:
- tecniche manuali: con le quali trattiamo l’articolazione del gomito e il tessuto miofasciale interessato;
- mezzi fisici: a seconda del caso applichiamo laser ad alta potenza, ultrasuoni a freddo, tecarterapia, ipertermia, onde d’urto.
- Esercizio terapeutico: si tratta di esercizi attivi e passivi specifici per il pieno recupero dei tendini epicondiloidei.
- Tutore per epicondilite: è un tutore costituito da una fascia elastica con un rilievo che va applicato in prossimità della sede dolorosa. È consigliabile utilizzarlo nel periodo della terapia, quando si effettuano attività in cui si sforza il gomito.