La massoterapia è una pratica fisioterapica fondata su diverse tecniche di massaggio curative, praticata con lo scopo di migliorare le attività biologiche. Risale al 2500 a.C. e si sviluppò sia nell’antico Egitto che in estremo oriente. I massaggi più conosciuti sono:
- L’Ayurvedico (India)
- Il Tui Na (Cina)
- Il Thai (Thailandia)
- lo Shiatsu (Giappone)
Ogni massaggio ha caratteristiche simili ma con peculiarità differenti date le estreme differenze fra le varie culture.
Il padre della massoterapia moderna è considerato il fisioterapista svedese Pehr Henrik Ling, che dopo un lungo viaggio in Cina elaborò una versione occidentale di massaggi terapeutici detta ‘massaggio svedese’. Dopo alcuni anni la sua tecnica fu riconosciuta dalla medicina ufficiale con tanto di regole e norme deontologiche che oggi sono le fondamenta su cui si basa la massoterapia moderna, che è a tutti gli effetti una terapia medica. I professionisti abilitati e autorizzati a praticarla in occidente, sono i fisioterapisti e i massoterapisti.
I benefici della massoterapia
La massoterapia è indicata principalmente per combattere il dolore e le contratture muscolari e tendinee, favorire la circolazione sanguigna e il drenaggio linfatico, stimolare la secrezione di endorfine, combattere la ritenzione idrica e l’ansia e per eliminare la cellulite. In particolare, poi, diverse ricerche hanno dimostrato che la massoterapia funziona in maniera molto efficace per la lotta al mal di schiena cronico (fonte: my-personaltrainer.it)
La massoterapia ha poche controindicazioni, ma prima di sottoporsi ai trattamenti è essenziale effettuare un’anamnesi medica completa, in modo che il massoterapista possa valutare quale tipo di massaggio possa essere più indicato e al tempo stesso stabilire le parti del corpo che saranno interessate al trattamento. La massoterapia può essere eseguita presso un centro fisioterapico o direttamente a casa del paziente.
Andiamo ad analizzare alcune delle principali tecniche di massaggio utilizzate nella massoterapia:
- Lo sfioramento – La mano scivola sul corpo in modo leggero favorendo la vasodilatazione e la circolazione del sangue a livello superficiale.
- La frizione – Con movimenti circolari e ovali la mano aderisce alla pelle e sfregandola anche in profondità ottiene lo scioglimento di ematomi e della cellulite.
- La percussione – La mano a coppa, a pugno chiuso o a fendente colpisce la parte interessata stimolandola e tonificandola.
- L’impastamento – I muscoli vengono strizzati, rilasciati e sollevati favorendo l’ossigenazione e il ricambio dei tessuti e delle cellule.
- La vibrazione – Questa tecnica unisce la pressione ad un movimento oscillatorio che colpisce le terminazioni nervose, in modo da dare un senso di rilassamento estremo al paziente.
La massoterapia, unguenti ed effetti collaterali
Ogni terapista personalizza le sue tecniche in base agli studi effettuati e all’esperienza acquisita, è quindi normale che ci siano dei massoterapisti che usano sempre un unguento durante il trattamento e altri che lavorano a ‘secco’ o che mettono un pezzo di stoffa tra la parte trattata e la mano che opera. Dopo i trattamenti di massoterapia è normale che si verifichino alcuni effetti collaterali ma tutti di lieve entità e durata: leggeri dolori, gonfiori e micro-ematomi.
Nel caso di allergie conosciute il paziente deve comunicarle al massoterapista che utilizza oli o unguenti, in modo da verificarne la composizione, ed evitare cosi spiacevoli reazioni cutanee.
Una corretta pianificazione rende più efficace la massoterapia
Gli effetti benefici della massoterapia non durano nel tempo, a meno che non abbiano risolto ad esempio una contrattura muscolare, è quindi indispensabile tenere presente questo aspetto.
In base al problema da risolvere è quindi indispensabile pianificare insieme al proprio terapista i tempi di pausa tra un ciclo di trattamenti e l’altro, in modo da mantenere i risultati ad un livello soddisfacente.
Sedute di massoterapia ben pianificate durante l’anno invece, garantiscono ottimi risultati nella prevenzione degli infortuni muscolari e verso tutte le patologie meno gravi, per esempio i massaggi anti-cellulite e anti-ansia.
Gli sportivi professionisti ricorrono a cicli di massoterapia quasi quotidiani, per lo smaltimento dei carichi di lavoro o per la preparazione allo sforzo e ovviamente per ridurre al minimo le possibilità di infortunio.
La massoterapia e le detrazioni fiscali
Tutte le spese relative a trattamenti di massoterapia effettuati in Italia da un fisioterapista possono essere detratte del 19% ai fini Irpef (fonte: gipo.it), mediante la dichiarazione dei redditi o tramite il CAF o un professionista abilitato, entro i termini previsti dalla legge.
Se invece vi avvalete delle prestazioni di un massoterapista i casi sono due:
- Nessuna detrazione fiscale – Se il vostro massoterapista ha ottenuto il diploma di formazione triennale dopo il 17 marzo 1999.
- Detrazione fiscale 19% – Se il vostro massoterapista ha conseguito il diploma di formazione triennale prima del 17 marzo 1999.