La turbinoplastica è una importante operazione chirurgica, la cui differenza sta nell’evoluzione tecnologica rispetto ai metodi tradizionali di chirurgia nasale. L’obiettivo finale è quello ridurre le dimensioni delle conche nasali, dette appunto turbinati.
La rimozione completa di turbinati, comporterebbe più conseguenze che benefici. Con la turbinoplastica questo problema non si suppone, poiché grazie all’evoluzione odierna è possibile mantenere l’anatomia originaria, pur non compromettendo i tessuti funzionali.
L’errore a cui si pensa, è che rimuovendo i turbinati si possano ottenere molti benefici. In realtà, come abbiamo detto accadrebbe l’esatto opposto, in quanto il naso sarebbe più secco, congestionato e si avvertirebbe una enorme sensazione di vuoto.
Con la turbino plastica invece, il naso umidificherebbe come di consuetudine, resterebbe idrato e allo stesso tempo consentirebbe il riscaldamento dell’aria respirata.
L’intervento moderno fa sì che il turbinato si riduca di dimensione, ma evitando di intaccare la mucosa del naso.
La turbinoplastica è eseguibile a tali condizioni:
- Rimuovendo completamente il materiale interno;
- Causando una cicatrizzazione per ridurre l’apertura, grazie all’energia termica che verrebbe trasferita alla sostanza contenuta nel turbinato.
Nonostante possa venir fratturato un lato, l’intervento mira a mantenere le stesse funzionalità della mucosa. In sostanza, lo spazio alla cavità nasale nella parte centrale, sarà ancora più ampio evitando di perdere le funzionalità originarie.
Una volta risposto alla domanda “cos’è la turbinoplastica”, riteniamo opportuno concentrarci sul significato anatomico dei turnati. Esse, sono delle strutture molto vascolarizzate (dunque dove passa il sangue), che si trovano presso la cavità nasale.
Alcune persone, soffrono di congestione nasale soltanto da un lato, poiché questo accumulo vascolare dei turbinati viene trasferita da un lato all’altro. Per ogni lato si presentano tre turbinati:
- Superiore;
- Medio;
- Inferiore: oltre ad essere il più grande, è lo stesso che causa l’ostruzione nasale, tanto che negli interventi chirurgici è la parte che viene operata.
Turbinoplastica: a cosa serve realmente?
Come abbiamo detto, la turbinoplastica è una operazione chirurgica innovativa, che aiuta tutti quei soggetti affetti da congestione nasale. L’obiettivo è curare l’ipertrofia dei turbinati oppure l’allargamento del turbinato.
Quando un soggetto presenta una ostruzione nasale, quello che accade è che i turbinati si restringono e gonfiano allo stesso tempo. Tali passaggi avvengono nel giro di poche ore, dunque come si po’ immaginare il fastidio è piuttosto evidente.
La sensazione peggiore accade a coloro che avvertono un totale blocco nasale, dovuto al blocco del passaggio dell’aria e del notevole rigonfiamento dei turbinati.
Prima di procedere all’operazione chirurgica, viene eseguito un consulto con uno specialista del settore. Successivamente, si procede con l’esame endoscopico. L’esame è molto semplice, si usa una cam piuttosto sottile, con l’obiettivo di controllare all’interno di ogni passaggio nasale.
Infine, tra gli ulteriori test che potrebbero essere eseguiti, troviamo quelli legati alle eventuali allergie alimentari.
Tuttavia, si tratta di esami molto semplici e non eccessivamente invasivi, dunque non c’è motivo di cui preoccuparsi.
Anche l’intervento chirurgico di turbinoplastica è molto veloce ed indolore, tanto che non verrà somministrata nessun tipo di anestetico.