C’era una volta la Supercoppa Italiana giocata nel paese d’origine… e ora non c’è più. Perché da 9 anni il palcoscenico di questa competizione tutta tricolore è il mondo. È dal 1993 che questo evento viene organizzato anche all’estero, a Washington la tappa d’esordio, poi Tripoli, New York e per tre volte di fila Pechino. Tra le altre anche il Qatar, nazione scelta a distanza di 2 anni. E sarà proprio nella capitale Doha che venerdì, alle 17,30 italiane, Juventus e Milan si sfideranno per la terza volta in questo 2016 ormai giunto allo scadere, una vittoria a testa il bottino.
I bianconeri sono i detentori del trofeo, conquistato lo scorso anno ai danni della Lazio, ma conoscono anche l’amaro gusto della sconfitta in Qatar, quando il Napoli 2 anni fa superò ai rigori la squadra di Massimiliano Allegri. Sarà la gara tra le due detentrici con più supercoppe italiane: la Juve con 7, il Milan ne ha portate a casa sei. E se per Higuaìn e compagni non ci sono stati intoppi nella trasferta in terra asiatica, per i rossoneri le cose si sono complicate e non di poco. La partenza prevista per martedì 20 non è andata come da programma a causa di un problema tecnico al charter, e il ritardo dell’arrivo dei rossoneri ha sollevato polemiche con Galliani che avrebbe minacciato di ritirare la squadra.
Ma la gara si giocherà regolarmente e, come anticipato, è la terza volta in un anno tra Juve e Milan. La prima è dello scorso 3 aprile quando il Milan perse per 2-1 pur disputando una delle migliori prestazioni della scorsa stagione; sconfitta che costò la panchina a Sinisa Mihajlovic, a sorpresa. Lo scontro numero 2 è dello sorso 22 ottobre quando, a San Siro, i ragazzi di Montella superarono gli avversari con un gol del diciottenne Locatelli.
Momenti differenti per le due compagini, come spiegano anche gli analisti di scommesse sportive di Bet365. La Juve ha messo in chiaro già le cose sotto tutti i fronti: in campionato vince il titolo di campione d’inverno con due giornate d’anticipo, mentre in Champions League gli ottavi sono stati raggiunti da prima del girone, e ora l’ostacolo Porto sarà quello da superare a febbraio, sulla carta trattasi di doppia sfida abbordabile. Bianconeri che nel frattempo hanno ritrovato gente come Marchisio e Dybala, infortunatosi proprio a Milano ad ottobre ma rientrato con tutta la voglia possibile di fare una stagione importante con la maglia della squadra di Torino.
Il Milan arriva un po’ più impacciato, anche con parecchia sfortuna. Se le gare contro Roma e Atalanta sono state banco di prova, il messaggio è arrivato più che chiaro. I rossoneri meritavano di più sia contro i giallorossi che contro una squadra organizzata e atleticamente al massimo come quella bergamasca, ma in saccoccia si porta un solo punto su 6. Montella sa bene che ad alcuni limiti dei singoli ci si aggiunge prepotentemente una panchina quasi inesistente. Se Niang e Bacca sono fuori, c’è Lapadula ma poi il nulla, e così anche a centrocampo. Le soluzioni sono mirate ma limitate, ma per la supercoppa pare che l’attaccante colombiano sarà arruolabile