L’estate è alle porte: è già tempo di mettere il costume. Se vi sembra soltanto un miraggio immaginarvi su una spiaggia di sabbia bianca finissima, sorseggiando un cocktail fresco e dissetante, pronti ad immergervi in un mare che più cristallino non si può, è ora di svegliarvi ed agire per regalare a voi stessi, alla vostra famiglia o ai vostri amici o amiche una vacanza degna di questo nome. Dove? Un’idea noi ce l’avremmo e non conduce troppo lontano, anzi vi esorta a rimanere nella nostra splendida Italia che poco ha da invidiare, per il mare e non solo, alle più rinomate mete esotiche. Oggi vi parliamo della Sicilia e più precisamente di Cefalù, piccolo borgo situato sulla costa settentrionale dell’isola in provincia di Palermo. Una delle destinazioni balneari più belle e desiderate di tutto il Belpaese.
Accoglienza calorosa e spiagge da favola: la Sicilia bedda ti aspetta
Il calore in Sicilia non è soltanto un fattore meteorologico. È passione e accoglienza, è un abbraccio che scalda il cuore degli ospiti che non vorranno più lasciare questa incantevole terra. Ecco perché scegliere Cefalù non sarà mai un errore. Chi ci si reca lo fa per tanti motivi ma certamente una delle prime ragioni è nelle sue spiagge. A partire da quella principale, il Lido di Cefalù, nel centro storico che è anche il cuore pulsante del territorio dove trascorrere piacevoli serate tra locali e ristoranti all’insegna del sano divertimento. Se siete appassionati di snorkeling spostandovi di poco troverete certamente nella spiaggia di Mazzaforno uno dei vostri posti preferiti. Se invece cercate un luogo meno affollato la spiaggia dei Settefrati, raggiungibile attraverso una lunga passeggiata nel verde, può fare a caso vostro. Scenario diverso offre la Caldura caratterizzata da ghiaia e scogli, per chi magari vuole concedersi qualche tuffo. Lunga distesa di sabbia e fondale profondo, invece, a Salinelle ideale per chi vuole mettersi alla prova con sport acquatici. Poco adatta ai bambini, insomma, al pari di Capo Playa, altra meravigliosa spiaggia di Cefalù. Merita una citazione anche la Spiaggia di Sant’Ambrogio, forse meno conosciuta di altre ma che può rivelarsi per voi una piacevole sorpresa. C’è l’imbarazzo della scelta in sostanza ma con un importante minimo comun denominatore: un mare da favola!
Mare e non solo. Tutto quello che c’è da vedere a Cefalù, borgo d’arte e cultura
Finora abbiamo parlato di mare e di spiagge e ci sta in una destinazione come Cefalù. Non finisce tutto qui però. Perché questo borgo, molto antico, è ricco anche dal punto di vista artistico e culturale. Cominciamo dal Duomo, straordinario prodotto dell’architettura medievale sicula in cui si fondono elementi della cultura cistercense di Normandia con elementi bizantini e arabi. Dal 2015 è diventato patrimonio dell’Unesco. Proseguendo in via Vittorio Emanuele si trova il Lavatoio Medioevale restaurato nel 1991 e formato da una scalinata in pietra lavica che conduce ad un lavatoio dove nel Medioevo scorreva l’acqua di un fiume. Ha origini antichissime, presumibilmente risalenti all’età protostorica intorno al XI a.C. il tempio di Diana che affascina da sempre i turisti che vi si recano. Si tratta di una struttura megalitica che risiede sulla rupe al Nord della città la cui destinazione è tutt’ora un mistero. Da vedere anche la cinta muraria che circondava interamente Cefalù: delle quattro porte di accesso oggi ne è rimasta soltanto una, Porta Marina che si affaccia direttamente sulla spiaggia.
Una Sicilia da mangiare, tra primi piatti e tanti dolci
Non vi abbiamo ancora detto tutto su Cefalù che oltre al mare, all’arte e alla storia ha anche un intrigante proposta gastronomica in linea con la terra cui appartiene. Anche qui non dovrete farvi scappare arancini, cassate e cannoli. Poi c’è la frittedda: verdure saltate in padella condite con olio ed aceto. Altrettanto saporiti sono lo Sfincione, pasta di pane farcita con salame piccante, caciocavallo e cipolla e le Sarde alla Beccafico cucinate quindi con uvetta, pinoli, pangrattato e prezzemolo. Tra i primi piatti non si possono non citare la pasta alla norma, la pasta al nero di seppia e la pasta cca muddica (con la mollica, piatto povero della tradizione siciliana). Nella categoria dolci rientrano a pieno titolo anche gli amaretti e il torrone oltre ovviamente a gelati e granite che da queste parti non mancano mai.
La lunga estate di Cefalù: quando andare e come organizzare il viaggio
Non resta che organizzare il viaggio. Come tutte le destinazioni balneari di casa nostra i mesi migliori per una vacanza a Cefalù sono quelli che vanno da Maggio ad Ottobre, non male anche i mesi di Aprile e Novembre dove il clima è solitamente clemente. Tra gli eventi importanti da segnalare il carnevale con maschere, carri allegorici e danze, la festa di San Giuseppe al 19 marzo con un falò all’interno del quale vengono gettati tutti gli oggetti vecchi e non più utili e, infine, la festa del patrono SS. Salvatore dal 2 al 6 agosto con fuochi d’artificio, musica, mercati, processioni ed il gioco della Ntinna a Mari nel quale i concorrenti devono camminare su un albergo per acciuffare una bandiera mentre dal basso qualcuno cerca di farlo cadere. Occhio anche al Natale, particolarmente sentito in questo piccolo borgo con una via interamente dedicata ai presepi e le tradizioni della Ninnaredda e della Vecchia Strina, una befana particolare che consegna i doni in anticipo il 31 gennaio. Diversi i modi per raggiungere Cefalù. Per chi sceglie la via del mare deve però sapere che non ci sono porti che consentano l’attracco di traghetti per cui si dovranno raggiungere gli scali di Palermo o Termini Imerese. Da Palermo la distanza è di 80 km: in auto basterà percorrere l’autostrada A20 in direzione Messina. Più vicina, invece, Termini Imerese distante 45 km. A Cefalù si può arrivare anche da Messina o Trapani lontane rispettivamente 175 e 180 km. Da Palermo o Messina si può optare anche per la soluzione treno con un tempo di viaggio di un’ora circa nel primo caso e oltre due ore nel secondo. Sono disponibili anche collegamenti con bus.