La parola hacker, nella nostra cultura, è spesso e volentieri connessa a dei concetti negativi: quello di furto, di illegalità, e via dicendo. Ma non sempre essa è una parola negativa, anzi, può tramutarsi in una vera e propria boccata di ossigeno per un’impresa. Ad esempio, la figura del Growth Hacker è una delle più importanti, oggi come oggi, per quelle imprese che abbiano ancora voglia di crescere e di rinnovarsi in un contesto sfidante.
Il termine “Growth Hacker” significa letteralmente hacker che aiuta a crescere. Crescere cosa, se non proprio l’azienda? Stiamo facendo infatti riferimento al concetto di growth marketing che è uno dei più importanti in assoluto oggi come oggi: si tratta infatti di una metodologia che combina elementi di marketing, sviluppo prodotti ed analisi dei dati allo scopo di individuare la metodologia migliore per la crescita di un business. In poche parole: se volete rinnovare l’azienda, se avete in mente un’idea e volete scoprire attraverso quale canale lanciarla, se volete che il nuovo prodotto sia un successo, la mente che fa per voi è quella di un Growth Hacker, un esperto che analizzerò dati, il contesto, che conosce le regole del marketing e che attraverso alcuni esperimenti sceglierà il migliore canale per lanciare il vostro business per massimizzare le ipotesi di successo.
Insomma, quella del Growth Hacker è una figura ibrida ma oggi come oggi molto importante per quelle aziende che vogliano rinnovarsi in modo profondo e che vogliano continuare ad essere competitive sul mercato. Il Growth Marketing è infatti un complesso di metodi per cercare di massimizzare il successo di un business, attraverso esperimenti per sondare il mercato. Ma che cosa fa invece, di preciso, un Growth Hacker?
Quello che fa un Growth Hacker funziona?
Il Growth Hacker è una figura che funziona. Che cosa lo dimostra? Il fatto che la stra grande maggioranza delle multinazionali abbia assunto uno o più Growth Hacker proprio per cercare di avere un impatto maggiore sul mercato, per acquisire più utenti. Insomma, attraverso questo metodo quasi scientifico, le aziende possono davvero crescere, aumentare il loro appeal, migliorare la retention. Il Growth Marketing applicato al business funziona e permette di crescere e non poco: e nonostante i risultati più evidenti si abbiano avuti con le grandi aziende che hanno budget enormi, il Growth Hacker è una figura perfetta anche per le piccole medie aziende.
La metodologia di un Growth Hacker è diversa dalla strategia. Essa si basa su continue sperimentazioni per trovare la soluzione giusta, e questo consente di trovare un set di comportamenti di business che funzionano e che sono destinati a durare. Oggi le più grandi aziende del mondo hanno interi team di Growth Hacker che si occupano di lavorare su ogni processo, sui prodotti, su come trattenere i clienti.
Il Growth Hacker è una figura di conseguenza trasversale per sua stessa natura, che sa un po’ di tutto e che conosce di marketing, sviluppo prodotti, comunicazione, buisness: deve conoscere la lettura dei dati, saper monitorare benissimo i KPI e conduce esperimenti. Ha necessariamente una mente creativa ed una capacità di pensare in modo trasversale, anche in gruppo: ha la mente aperta ai suggerimenti e prova, prova e riprova finché non riesce. Un Growth Hacker può essere davvero un grande ed importante cambiamento anche per una piccola impresa a budget limitato, per sperimentare su più strade quale sia quella per un business di successo; può essere un investimento tutto sommato limitato rispetto a quello che rappresenta, per un’impresa anche piccola, il costo economico ed il rischio di agire alla cieca e di fallire.