Il settore della distribuzione automatica viene regolamentato da una serie di disposizioni. Una vending machine in realtà è solo la facciata di un pool di permessi e autorizzazioni diretto a sviluppare un business rispettoso degli utenti finali. Un esempio calzante in merito è rappresentato dalle disposizioni in materia igienico-sanitaria imposte a produttori e gestori dei distributori automatici di alimenti e bevande per evitare la somministrazione di prodotti contaminati e deteriorati al pubblico.
La nuova normativa per i distributori automatici si chiama “Trasmissione telematica delle operazioni IVA e di controllo delle cessioni di beni effettuate attraverso distributori automatici”. Sostanzialmente il decreto legislativo 127/15 obbliga i titolari di macchinari erogatori di beni a trasmettere telematicamente i dati delle fatture e dei corrispettivi, laddove per vending machine si intende qualsiasi macchinario costituito da sistemi di pagamento, sistema elettronico ed erogatore.
Non sono mancate a tal proposito richieste di delucidazioni e spiegazioni. Il Legislatore ha sottolineato l’importanza di intendere la “cessione dei beni” in senso economico, escludendo dalla categoria dei distributori automatici alcune tipologie quali:
- apparecchi distributori che non erogano direttamente il servizio;
- distributori meccanici di palline contenenti piccoli giochi per bambini;
- apparecchi che non erogano beni o servizi ma solo l’attestazione di servizi resi in altro modo.
Il termine ultimo per regolarizzare l’attività è stato prorogato al 1° aprile 2017, giorno in cui scatterà l’obbligo per i titolari di procedere in maniera sistematica con la memorizzazione e la trasmissione telematica di fatture e corrispettivi all’Agenzia delle Entrate.
Il complesso sistema della normativa “Trasmissione telematica delle operazioni IVA e di controllo delle cessioni di beni effettuate attraverso distributori automatici” prevede che tutti i macchinari siano o vengano dotati per tempo di sistemi di raccolta, elaborazione, memorizzazione e trasmissione dati. Dopo la fase di “fiscalizzazione” prevista, ogni vending machine in circolazione dovrà essere registrata nell’apposita aerea dell’Agenzia delle Entrate e identificabile attraverso la relativa etichetta QRCODE, un codice generato in fase di registrazione che assicurerà una gestione semplice e verifiche più precise.
La trasmissione telematica dei dati dei corrispettivi giornalieri presupporrà una serie di regole e informazioni precise in merito alle indicazioni che il documento commerciale dovrà possedere:
- elementi identificativi del dispositivo (tipo, numero identificativo e coordinate geografiche);
- eventuale periodo di inattività;
- data e ora della rilevazione dei correspettivi;
- valore dei beni venduti ed erogati;
- dati contabili e fiscale delle operazioni;
- incasso totale del periodo in essere.
La nuova normativa riguardante i distributori automatici stabilisce l’obbligo di invio telematico delle fatture vendita e acquisto e delle liquidazioni IVA mediante la piattaforma online massa a punto dall’Agenzia delle Entrate entro l’ultimo giorno del secondo mese successivo ad ogni trimestre.