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Quanto costa registrare un marchio

Posted on 05/06/202216/03/2022 by losportalins4u

Indice dei contenuti

Quanto costa registrare un marchio. 1

Cos’è un marchio. 1

Diversi tipi di marchio. 2

Caratteristiche del marchio. 2

Originalità. 2

Novità. 2

Liceità. 2

Marchio nazionale, Europeo e Internazionale. 2

Quanto costa registrare un marchio. 3

In Italia. 3

In Europa. 3

Marchio internazionale. 3

Registrare un marchio: vantaggi 3

 

In questo approfondimento analizzeremo alcuni aspetti fondamentali riguardo la registrazione di un marchio. Vedremo cos’è un marchio, le caratteristiche e come registrarlo in Italia, in Europa e in stati fuori dall’UE.

Chiunque può registrare il marchio anche in autonomia. Tuttavia, rivolgersi a figure specializzate in marchio e brevetti https://www.registrareunmarchio.it/ permette di non incorrere in problemi, i quali possono verificarsi sia durante la fase di presentazione della domanda, sia successivamente, in caso di rivendicazioni da parte di altri soggetti.

Cos’è un marchio

Il marchio è definito come un segno che è possibile rappresentare in forma grafica.

È il tratto distintivo di un’azienda e dei relativi servizi e prodotti.

Il CPI (Codice delle Proprietà Industriale) (https://uibm.mise.gov.it/index.php/it/normativa/codice-della-proprieta-industriale) specifica che possono essere registrate:

  • Parole
  • Disegni
  • Lettere
  • Suoni
  • Combinazioni cromatiche.

Mentre salvo particolari condizioni, non possono essere oggetto di protezione marchi rappresentanti:

  • Ritratti di persone (salvo consenso)
  • Nomi, parole, frasi che ledono terzi
  • Stemmi, simboli e riferimenti a nazioni, enti o istituzioni.

Diversi tipi di marchio

Esistono numerose tipologie di marchio. In generale queste possono essere divise in due grandi categorie. Marchi forti e Marchi deboli.

I primi sono tali quando il segno non è associato all’attività o il settore in cui opera l’azienda. I secondi invece lo sono quando indicano chiaramente un settore o specifici prodotti e servizi erogati dall’attività.

Inoltre, i marchi possono essere di tipo:

  • denominativo
  • figurativo
  • tridimensionali
  • sonori
  • multimediali
  • olografici

La maggior parte dei marchi registrati appartengono alle prime due categorie. Denominativo, quando cioè formati da una o più parole. Figurativi quando parole e tratti grafici sono combinati.

Caratteristiche del marchio

Non tutti i segni possono essere registrati. La legge prevede diverse limitazioni. Non rispettarle significa vedersi respinta la domanda di registrazione. Un marchio deve infatti rispettare tre requisiti:

Originalità

L’originalità di un marchio è a sua volta garantita dal rispetto di alcuni requisiti. Tra questi: il marchio dev’essere dotato del carattere distintivo, non deve cioè confondersi con altri segni.

Inoltre, non può contenere parole in lingua straniera (se non comunemente utilizzate), né combinazioni di frasi o parole d’uso comune.

Il marchio non è considerato originale se contiene informazioni relative al prodotto (origine, qualità o quantità). Quest’ultimo requisito non vale per i marchi collettivi. Bisogna altresì evitare di inserire espressioni quali: super, mega, lusso.

Novità

Un marchio è nuovo quando non è mai stato utilizzato (neanche in passato) da altre aziende. Allo stesso modo non deve indurre l’osservatore a collegare il segno ad altri già presenti e conosciuti.

Liceità

Sono vietati marchi contrari ai principi del buon costume e dell’ordine pubblico e marchi riconducibili a stemmi e simboli appartenenti a stati o enti.

Marchio nazionale, Europeo e Internazionale

È possibile registrare il marchio limitatamene al territorio italiano come anche estendere la protezione in Europa (Marchio Comunitario) e in molti stati extra europei.

Inerentemente al marchio europeo è possibile registrarlo in un solo stato o in più stati. Gli uffici preposti sono:

  • in Italia l’UIBM (Ufficio Italiano Brevetti e Marchi)
  • in Europa l’EUIPO (Ufficio dell’Unione Europea per la Proprietà Intellettuale
  • a livello internazionale il WIPO o OMPI (World Intellectual Property Organization).

Quanto costa registrare un marchio

I costi di registrazione variano a seconda dell’ente a cui si presenta la domanda.

In Italia

Il marchio, valido per 10 anni e rinnovabile, può essere registrato ad un costo di 101 euro ed è comprensivo di una classe merceologica.

Aggiungere una o più classi comporta una maggiorazione di 34 euro per ogni settore aggiunto. È prevista inoltre una tassa di 67 euro per la registrazione.

Vi sono poi da considerare i costi da corrispondere al professionista che si occuperà di presentare la domanda, le relative documentazioni e della ricerca d’anteriorità.

In Europa

In Europa i costi sono più elevati. Anche in questo caso il marchio registrato è valido per 10 anni ed è rinnovabile.

I costi sono di 850 euro e comprendono una classe merceologica. Aggiungere una seconda classe comporta il pagamento di 50 euro. Aggiungere tre o più classi comporta il pagamento di ulteriori 150 euro per ogni classe aggiunta.

Anche in questo caso bisogna considerare alcuni costi quali: le imposte da bollo e il corrispettivo da corrispondere al professionista incaricato di occuparsi delle procedure.

Marchio internazionale

I costi in questo caso sono variabili a seconda della nazione in cui si necessita far valere i diritti. Ogni paese prevede una tassa diversa. Pertanto, i costi sono difficilmente individuabili a priori.

Registrare un marchio: vantaggi

Infine, vediamo alcuni dei principali vantaggi derivanti dalla registrazione del marchio.

Principalmente l’obiettivo è tutelarsi contro tentativi da parte di competitori di avvantaggiarsi di un marchio già riconosciuto sul mercato. L’azienda, infatti, gode del diritto di utilizzare in esclusiva il segno. Inoltre,

  • Le aziende che vantano un marchio registrato aumentano la propria reputazione sul mercato,
  • hanno maggiori possibilità di ottenere mutui e finanziamenti.

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