Il letame è il concime biologico per orto per eccellenza e quello che, ancora oggi, viene utilizzato in misura maggiore.
Ma come si utilizza in modo efficace?
Se hai un orto e stai cercando dei validi consigli per coltivare i tuoi prodotti in maniera biologica, allora sei atterrato nella pagina giusta!
In questo articolo voglio spiegarti perché questo tipo di concime per orto biologico è uno dei migliori, come impiegarlo e quali possono essere delle valide alternative per coltivare i tuoi prodotti in modo naturale.
Buona lettura!
Perché il letame è ancora oggi il concime biologico migliore
Come ben sai il letame è un concime naturale composto da escrementi di animali di allevamento, generalmente bovini ed equini: questo viene raccolto insieme alla lettiera, ovvero alla paglia o alla segatura, e lasciato maturare.
Se stai cercando un valido concime biologico per orto, ti consiglio di scegliere il letame di cavallo che puoi facilmente reperire nei maneggi.
Mi raccomando non mettere sul terreno il letame fresco, perché in questo modo potresti far marcire le tue piante: nelle feci sono presenti sementi ancora attivi e questo crea delle vere e proprie infestazioni.
Perciò lascia maturare il letame per circa quattro o sei mesi prima di utilizzarlo.
Come dicevamo all’inizio questo concime è il migliore tra quelli organici: contiene infatti una grande quantità di elementi nutritivi che sono necessari alle piante per crescere in modo sano.
Nella maggior parte dei casi puoi utilizzare il letame come unico fertilizzante dal momento che contiene azoto, fosforo, potassio e importati microelementi.
Un’altra importante proprietà del letame è quella di apportare al suolo della sostanza organica, favorendo le micro forme di vita e migliorando la struttura del terreno.
Il suolo diventa così più soffice e tende a compattarsi di meno: in questo modo potrai risparmiare un po’ di energia quando lo lavori!
Infine il letame è utile per la concimazione di fondo, ovvero quella che si fa ogni anno per ripristinare la materia organica che nel corso del tempo è stata sottratta durante la raccolta degli ortaggi.
Questo serve inoltre a mantenere la fertilità dell’orto.
Concime biologico per orto: come utilizzare il letame
Il letame può essere utilizzato in diversi momenti: la cosa ideale è quella di metterlo primi di iniziare la coltivazione, dieci giorni prima della semina o del trapianto delle piante.
Dopo averlo distribuito in modo equo, va incorporato al terreno: questo è possibile zappettando ad una profondità di 15 o 20 cm in modo da non disperdere l’azoto.
Ti consiglio di fare questa operazione nel mese di Febbraio e Settembre, che sono considerati i periodi migliori.
Usare un letame troppo fresco vuol dire favorire la diffusione delle malattie crittogame dell’orto; utilizzare un letame molto maturo invece comporta una perdita di fertilità: utilizza il letame quando ha un colore scuro ma non è ancora troppo secco.
E le dosi?
Nella scelta delle dosi di letame devi tenere conto:
- Delle caratteristiche e sfruttamento del terreno;
- Delle esigenze della coltivazione;
- Del tipo di letame che hai a disposizione.
Per preparare il terreno dell’orto di consiglio di utilizzare circa 3 o 4 kg per metro quadrato ogni anno.
Il letame è un concime organico biologico ottimo per l’orto, tuttavia bisogna prestare molta attenzione anche a come sono stati allevati gli animali e alla composizione delle lettiere (se contengono ad esempio colle o vernici) in modo tale da essere sicuri che il letame sia VERAMENTE biologico.
Cosa si può utilizzare al posto del letame?
Purtroppo non sempre si ha a disposizione del letame e allora, tra i concimi biologici per orto, quali possono essere delle valide alternative?
Quando ci si trova in centri urbani e non è possibile far stagionare il letame oppure quando non si ha un maneggio vicino, si può utilizzare:
- Il compost ideale nelle concimazioni di fondo. Questo concime biologico è però meno ricco del letame e meno efficace. Il compost ha un odore meno intenso e fastidioso e può essere facilmente riprodotto.
- L’humus di lombrico: ha le stesse proprietà del letame, migliorate grazia alla presenza di lombrichi. È completamente inodore.
- Lo stallatico pellettato: è meno ingombrante rispetto al letame comune, tuttavia non fornisce la stessa sostanza organica. Questo lo rende un ottimo fertilizzante ma con uno scarso potere ammendante.