Il rivetto, conosciuto anche con il nome di ribattino, è spesso usato come sistema di fissaggio tra due elementi. Il motivo principale del suo largo impiego sta nel fatto che, una volta fissato, il rivetto garantisce un fissaggio resistente e duraturo nel tempo.
Nato inizialmente come semplice fissaggio, il rivetto con il passare del tempo ha iniziato a ricoprire un certo valore estetico. Sono tanti, infatti, i modelli di rivetti che si trovano al momento sul mercato che vanno incontro alle esigenze dei clienti più esigenti.
Ma quali sono i settori in cui vengono regolarmente utilizzati i rivetti e quali sono le caratteristiche che li rendono così unici?
Scopriamolo assieme.
Dove vengono utilizzati i rivetti
I rivetti sono fabbricati in diverse varianti che ne permettono l’utilizzo su materiali di qualunque tipo e di qualunque spessore.
Il settore in cui vengono utilizzati maggiormente è senza dubbio quello della moda. Difficile, infatti, trovare ormai un paio di jeans, una borsa o una cintura dove non siano presenti i rivetti sia per la loro funzione tecnica di fissaggio che per quella puramente estetica.
I rivetti, inoltre, sono spesso usati nel settore cartotecnico e in quello del packaging, oltre che per la realizzazione di strumenti e attrezzi per il trekking.
A cosa si deve l’enorme versatilità di questi sistemi di fissaggio?
Il primo motivo è da ricercare nella vastità dei materiali (ottone, acciaio, rame, zama e ferro) con cui possono essere prodotti e che conferiscono ai rivetti diversi livelli di resistenza e gradi di durezza.
In base al tipo di utilizzo va quindi ricercato e acquistato il rivetto realizzato con il materiale in grado di garantire il massimo della resa.
Scopri di più su quello che è, ad esempio, l’utilizzo specifico di uno dei tipi di rivetti più conosciuti, ovvero i rivetti filettati.
Rivetti autoforanti e rivetti a due pezzi
A seconda del loro tipo di impiego, i rivetti si dividono principalmente in due categorie: autoforanti e a due pezzi.
Rivetti autoforanti
I rivetti autoforanti sono formati da un unico pezzo che si compone di due parti: la calotta e il gambo. Il punto di forza dei rivetti autoforanti è che, per essere applicati, non necessitano di pre-foratura. Il rivetto, infatti, fora al momento il supporto e si fissa grazie all’apertura del gambo.
I costi dell’applicazione sono quindi notevolmente ridotti. Per aumentare il loro livello di tenuta, può essere utile l’applicazione sul retro delle cosiddette ranelle, ovvero delle piastrine circolari con un foro centrale.
Rivetti a due pezzi
I rivetti a due pezzi richiedono la pre-foratura del supporto su cui verranno applicati.
I due pezzi che danno il nome a questo tipo di rivetto (utilizzato sia per la giunzione di due superfici che per il fissaggio), sono la testa e l’olgo chiamati anche femmina e maschio.
La prima parte è quella che si vedrà una volta completata l’applicazione e, per questo motivo, può essere personalizzata sia a livello di dimensione che di forma.
Per quanto riguarda l’olgo, invece, il suo aspetto dipende da quello che è il risultato finale dell’applicazione.
Nel caso in cui, ad esempio, l’olgo dovesse essere visibile sarà possibile personalizzarlo e renderlo gradevole dal punto di vista estetico.