Il 70% degli utenti di Google clicca sui risultati organici piuttosto che sugli annunci sponsorizzati. Il 90% degli utenti non prosegue oltre la prima pagina di ricerca. Basterebbe questo per decidere di assumere un consulente SEO, soprattutto se ne va delle vendite del tuo e-commerce.
In effetti la SEO – acronimo di Search Engine Optimization, ottimizzazione per i motori di ricerca – può realmente aiutare ad incrementare il traffico e le conversioni di un sito che, nel caso di un e-commerce, rappresentano gli acquisti e, quindi, sono vitali per il tuo business. Un consulente SEO può aiutarti a migliorare il posizionamento del tuo sito e, quindi, aumentare i contatti e le visite.
Ma come è possibile ottenere tutto ciò? In breve e senza addentrarci troppo in dettagli tecnici, per un e-commerce è vitale l’ottimizzazione on site – che consente di perfezionare tutti gli aspetti tecnici del sito, inclusi i testi e le schede prodotto – e la popolarità, raggiungibile mediante un’attività di link building e digital PR. Il link popularity rappresenta però un’attività critica e dev’essere sempre essere condotta con giudizio, per evitare penalizzazioni da parte di Google.
Ma vediamo nel dettaglio per quale motivo un consulente SEO è così importante per la corretta gestione del tuo sito web.
On page, la struttura dell’e-commerce
La struttura del sito è il primo aspetto che la consulenza SEO dovrà affrontare. È necessario che la struttura sia coerente e che non vi siano contenuti duplicati, a causa di prodotti presenti in più categorie. Se tutto ciò è importante nel caso di un blog o un sito vetrina lo è ancor di più nel caso di un e-commerce, per l’elevata concorrenza presente sul web.
Il consulente SEO, in particolare, dovrà esaminare attentamente le categorie e le sottocategorie e ottimizzarle dal punto di vista dei meta tag. L’ottimizzazione on page consente di posizionare innanzitutto le chiavi di tipo long tail, costituite da 4-5 o più parole e fortemente orientate alla conversione.
Dal punto di vista on site è importante, inoltre, ottimizzare:
- Le meta description, che dovranno essere originali e accattivanti, allo scopo di aumentare il CTR, ovvero la probabilità che l’utente clicchi sul risultato di ricerca e atterri sul tuo sito
- Le URL, che dovranno essere significative e non eccessivamente lunghe
- Le schede prodotto, evitando mere duplicazioni dal sito del fornitore
- La sitemap del sito, da sottoporre a Google mediante Search Console
E, poi, il mobile. Quasi l’80% degli italiani possiede un telefono cellulare, uno strumento oggi sempre più utilizzato per navigare in rete e fare acquisti. Google ha lanciato il Mobile Friendly e oggi i siti non ottimizzati e compatibili con il mobile rischiano una penalizzazione. Secondo Ipsos, il 34% delle transazioni commerciali eseguite sul web si effettua tramite un dispositivo mobile, cellulare o tablet. Un’ottima ragione per ottimizzare al meglio la versione mobile del tuo e-commerce.
Velocità e usabilità, due fattori spesso trascurati
La velocità è importantissima, soprattutto nel caso di un e-commerce. Un sito eccessivamente lento viene generalmente visto negativamente, anche dal punto di vista della sicurezza. Tant’è che oggi la velocità di caricamento è uno dei fattori di posizionamento, per Google, più importanti.
La consulenza SEO dovrà quindi avere come obiettivo primario l’incremento delle performance, utilizzando alcune tecniche e strategie molto popolari e affidabili. Qualche esempio? La browser cache, l’utilizzo di una CDN, un tema snello e di facile visualizzazione.
Anche l’usabilità, o user experience, è un aspetto vitale per un e-commerce. È importante che le call to action siano chiare ed essenziali, che la navigazione sia semplice e che il bottone di ricerca interna sia ben visibile. Tutto ciò aiuta ad incrementare l’engagement dell’utente, massimizzando i tempi di permanenza e riducendo il tasso di abbandono del carrello.
Molti consulenti SEO amano lavorare su landing page, ottimizzate per le relative parole chiave, così da costruire “canali preferenziali” per la conversione da parte dell’utente. Ovviamente, molto importante è la corretta misurazione delle metriche e dei risultati ottenuti. Utilizzare Google Analytics è, in questo caso, fondamentale.
Un test A/B può aiutare a capire che tipo di landing page funziona meglio, testando due pagine web con piccole variazioni, per esempio dal punto di vista dei colori utilizzati o del testo.
E-commerce e link building
Per posizionare su Google il tuo e-commerce è importante lavorare con i link in entrata. Il motore di ricerca, infatti, valuterà positivamente un sito che presenta numerosi link in entrata, interpretandolo come un segnale di affidabilità. Attenzione, però, il link building è una delle attività maggiormente a rischio penalizzazione se non effettuata con tutte le attenzioni del caso.
Penguin, infatti, è l’algoritmo che penalizza i siti che fanno uso di anchor secche e sempre uguali o che ottengono link da siti spam (directory e comunicati stampa). Un buon consulente SEO punterà allora sul digital PR e su una serie di strategie per promuovere il tuo e-commerce nella maniera migliore, evitando penalizzazioni ma al tempo stesso arrivando al tuo pubblico.
Qualche esempio? Innanzitutto, è possibile sfruttare i social network per dare il via a contest o concorsi di vario tipo, con l’obiettivo di aumentare il brand awareness e far testare i propri prodotti. Poi, è possibile distribuire campioni o sconti o ancora coupon gratuiti ai potenziali influencer (blogger) in modo tale da ottenere recensioni quasi a costo 0. Si tratta di un’attività non immediata e laboriosa, ma che può riservare molte gratificazioni. In attesa, poi, che il sito web sia posizionato con le chiavi più importanti, è possibile utilizzare gli annunci sponsorizzati (per esempio, Google Shopping) per far sì che i primi visitatori arrivino sul sito web.