Il Ripple è una criptovaluta che, nonostante i commenti negativi da parte dei puristi del Bitcoin, ha iniziato a ricevere un interessamento del mercato senza eguali. Il Ripple Criptovaluta funziona in questo modo: continua a leggere per scoprire come la cripto XRP è strutturata.
Nonostante ci troviamo in un 2018 che rappresenta uno degli anni più pieni di sfide per le criptovalute, dopo un 2017 a dir poco Stellare, il Ripple è una di quelle criptovalute che è riuscita a tenere botta.
Gli economisti hanno affermato che il Bitcoin è stato soltanto l’inizio del boom delle criptovalute. Se sei andato all-in dopo aver visto John Mcafee mettere a repentaglio la sua credibilità
affermando che “il Bitcoin arriverà a 1 milione entro il 2020”, forse è il momento per te di espandere i tuoi orizzonti e investire all’interno di una criptovaluta diversa dall’inflazionato BTC, che ritieni possa avere successo.
Ripple è un ottimo punto per partire al meglio, ed è abbastanza diverso da Bitcoin, e potrebbe rivoluzionare (anzi, lo sta già facendo) l’approccio detenuto dalle grandi banche. In effetti, molte delle principali istituzioni finanziarie sono già entrate a far parte di Ripple, molte altre seguiranno.
Secondo Coinmarketcap.com, Ripple è ora la criptovaluta ai primi posti in tutto il mondo, con una capitalizzazione di mercato di 16 miliardi di euro (quasi 3 milioni di Bitcoin al momento della scrittura), dopo un massiccio aumento di valore a fine dicembre 2017.
Cosa è il Ripple
Ripple è in realtà il nome della società responsabile della gestione dei pagamenti globali e dei trasferimenti effettuati utilizzando XRP (il vero nome della criptovaluta), anche se la maggior parte delle persone usa il termine per riferirsi alla criptovaluta stessa.
Il sistema di Ripple mira a consentire alle persone di liberarsi dei blocchi che le reti finanziarie creano attraverso le strutture a pagamento, scambi di valute e ritardi nell’elaborazione.
Bitcoin punta anche a farlo attraverso la tecnologia blockchain, ma Ripple risulta essere profondamente diverso, grazie a tecnologie completamente diverse.
Invece di lavorare all’interno di una blockchain pubblica, come Bitcoin, Ripple funziona con una rete di nodi che sono effettivamente banche e istituzioni finanziarie partecipanti all’interno di ciò.
In questo modo dunque, la blockchain di Ripple risulta non essere assolutamente pubblica; opera infatti su un libro mastro totalmente interno all’azienda, chiamato “Enterprise blockchain”.
Questo atteggiamento decisamente meno centralizzato e meno cyberpunk è ciò che ha reso Ripple così popolare tra gli investitori e le grandi aziende. I primi investitori includevano Pantera Capital, Google Ventures, IDG Capital Partners e Santander InnoVentures, e molte altre ancora.
Come funziona il Ripple
Il modo più semplice per spiegare come funziona il Ripple è quello di utilizzare l’antico sistema bancario arabo denominato “Hawala”.
In pratica, nel caso in cui io volessi inviare denaro al mio amico Mattia, posso entrare all’interno del mio Gateway di Ripple preferito, depositare denaro all’interno di esso, e dire al sito di rilasciare i fondi a Mattia attraverso il suo Gateway preferito. Mattia potrà quindi decidere di ottenere i suoi fondi.
La differenza principale tra il Ripple e il Bitcoin è che XRP è fatto per funzionare tra le banche all’interno di un network principalmente centralizzato e controllato, quando invece il Bitcoin può essere considerato “libero” e “decentralizzato”.
La rete Ripple è infatti progettata per funzionare per le transazioni B2B (business to business). Funziona rispettando la maggior parte dei requisiti di rischio e privacy, inoltre anche le norme anti-riciclaggio (AML) e Know Your Customer (KYC) sono integrate all’interno di ogni transazione.
Ripple è considerato anche un servizio completo di pagamento end-to-end, gestendo conversioni di valute estere e calcolando il costo della transazione fino al centesimo più vicino.
Ripple è una criptovaluta estremamente interessante, che anno dopo anno si sta avvicinando sempre di più al Bitcoin in termini di popolarità.